FOLIGNO (PERUGIA) - Young Jazz Festival, in programma a Foligno dal 4 al 7 ottobre tra concerti, spettacoli, jam, mostre e degustazioni, continua il suo viaggio per far incontrare varie identità, generi e situazioni, a livello musicale, culturale, sociale, etnico e generazionale. Il tema "Visioni" sarà il fil rouge dell'edizione 2018. La direzione artistica è sempre di Giovanni Guidi. Tra i protagonisti: Aparticle, Francesco Ponticelli con il progetto 'Big Mountain, Small Path'; Tommaso Perazzo Trio; il quintetto Clock's Pointer Dance; Simona Severini Solo (voce e chitarra). Incontro anche tra reggae, jazz e afrobeat con The Maghreban, eclettico produttore londinese; Roberto Gatto, al festival con il quartetto (Alessandro Presti, Domenico Sanna, Matteo Bortone) e i Quintorigo. Ed infine, il ritorno del progetto che caratterizza di più lo spirito sociale di Young Jazz: la Liberorchestra diretta da Giovanni Guidi, con la partecipazione straordinaria di Antonello Salis.
Sabato 22 settembre a Foligno si è tenuta la conferenza stampa di presentazione alla presenza, tra gli altri, di Rita Barbetti, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Foligno, Giovanni Guidi, direttore artistico Young Jazz, Pierluigi Metelli, presidente Associazione Young Jazz, Daria Virginia Massi, responsabile Jazz Community e Stefano Lazzari, direttore di produzione di Umbria jazz. Per l'edizione 2018 sarà la comunità a diventare essa stessa protagonista del Festival. Gli appuntamenti targati Jazz Community saranno quattro: 'L'albero incantato' con Irene Morici, spettacolo musicoteatrale per bambini in collaborazione con Emergency; 'La donna che odiava Jazz' performance di C.L.
Grugher con Rosa Brunello (contrabbasso e musica originale), Marzio Minchielli (tanguero), Giulia Battisti (voce), Marta Bertini (testi), Livia Villani (scenografia), Pomodoro Produzioni (Sound design) sul tema della violenza di genere in collaborazione con Comune di Foligno, UslUmbria2, Soroptimist; 'Liberorchestra' diretta da Giovanni Guidi con ospite speciale Antonello Salis (orchestra ormai ufficiale di Young Jazz, che ogni volta emoziona e incanta il pubblico, formata da una quarantina di musicisti che hanno svolto un laboratorio musicale coordinato dal 2011 dal direttore artistico Guidi all'interno delle attività previste nel centro socioriabilitativo semi-residenziale per persone disabili adulte 'Il Laboratorio' della UslUmbria2 e gestito dalla cooperativa sociale La Locomotiva); ed infine il concerto accessibile 'Big Mountain, Small Path' con il sestetto del giovane contrabbassista Francesco Ponticelli protagonista del concerto multisensoriale totalmente accessibile a tutti in collaborazione con l'Associazione Festival per le Città Accessibili, la USLUmbria2 (Dipartimento di Riabilitazione) e Ormesa Dedo. Un concerto legato ai temi dell'accessibilità e dell'inclusione grazie ad una speciale pedana sensoriale che permette ai non udenti di sperimentare le vibrazioni sonore attraverso il corpo e con l'opportunità quindi di "ascoltare" la musica in maniera diversa. (ANSA).