MANTOVA - Un genio dal talento poliedrico, che soprattutto nel disegno, ma anche nell'architettura, nella pittura, negli arazzi e nell'oreficeria, trovò una sua personale "nuova maniera" di fare arte: è la figura di Giulio Romano (Roma, 1492 o 1499 - Mantova, 1546), allievo di Raffaello, a cui il Palazzo Ducale di Mantova dedicherà la grande mostra "Con nuova e stravagante maniera", in programma dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020. L'esposizione costituisce un omaggio alla carriera dell'artista, e la ripercorrerà interamente a partire dagli esordi a Roma per poi approfondire la lunga attività svolta a Mantova. Il progetto scientifico, realizzato dal Complesso Museale Palazzo Ducale, è particolarmente curato: a renderlo possibile la collaborazione con il Musée du Louvre di Parigi, che concederà in prestito per la prima volta un nucleo di settantadue disegni. Questi lavori provenienti dall'istituzione francese documenteranno i tanti interessi di Giulio Romano e saranno fondamentali per fare luce su quella "nuova e stravagante maniera" così originale e innovativa che caratterizzò la sua attività, secondo la felice definizione con cui Giorgio Vasari nelle "Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architetti" descrisse la sua arte. Alle opere prestate dal Louvre si aggiungeranno anche altri importanti lavori: troveranno spazio nel percorso una ricca selezione di disegni provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere (tra cui l'Albertina di Vienna, il Victoria e Albert Museum di Londra, la Royal Collection a Windsor Castle), oltre ad alcuni dipinti, stampe e maioliche. Tre le sezioni che comporranno la mostra: al piano terreno del Castello di San Giorgio sarà allestita "Il segno di Giulio", dedicata alla produzione grafica; negli ambienti di Corte Nuova e dell'Appartamento di Troia "Al modo di Giulio", che metterà in relazione i disegni dell'artista e la decorazione, e infine "Alla maniera di Giulio" nell'Appartamento della Rustica, che farà luce sia sul lavoro di Romano come architetto sia sulla sua eredità, illustrando le opere dei suoi allievi e discepoli.
Nell'allestimento, proprio al fine di rendere l'esperienza della visita più esaustiva e coinvolgente per il pubblico, verranno utilizzate le più recenti tecnologie digitali per ricreare, attraverso ricostruzioni 3D, oggetti e ambienti giulieschi.(ANSA).
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