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A Taranto minicrociere tra i due mari

TARANTO - Scoprire le bellezze architettoniche, paesaggistiche e naturali di Taranto da una prospettiva nuova: dalle sue acque cristalline e dai colori intensi, risorsa preziosa della città sin dall'antichità e a cui è legato anche il suo passato di colonia spartana, tra le più importanti della Magna Grecia. E' l'esperienza che propone l'Amat, l'azienda municipalizzata di trasporto pubblico, che da settembre ha avviato un servizio di minicrociere tra i due mari di Taranto.

A bordo delle motonavi Clodia e Adria si compie la traversata del mar Grande e dei due seni del Mar Piccolo. Un tour di oltre un'ora e mezza, che emoziona e stupisce. Si costeggiano la città nuova e il Borgo antico di Taranto, che sorge su un'isola collegata alla terraferma dal famoso Ponte girevole e dominata dalla mole imponente del Castello Aragonese.

Ed è uno spettacolo anche la vista della sua marina con la flotta dei pescherecci colorati e il susseguirsi delle cupole delle sue tante chiese: dalla Cattedrale dedicata a San Cataldo, la più antica della Puglia, alla trecentesca San Domenico, punto di partenza della processione dell'Addolorata che apre i suggestivi riti della Settimana Santa. Tra le tappe della mini-crociera ci sono anche le isole Cheradi nel mar Grande, rimaste quasi incontaminate perché a lungo inaccessibili per la loro appartenenza al demanio militare: sulla più piccola, San Paolo, alla fine del Settecento Napoleone fece edificare a protezione della città il Forte che porta il nome del generale francese e scrittore Pierre Choderlos de Laclos, autore del celebre romanzo "Le relazioni pericolose", che qui fu sepolto nel 1803.

Tante le chicche di questa escursione: come la possibilità di osservare l'Oasi Palude La Vela, un vero gioiello naturalistico del Mar Piccolo dove vivono stabilmente aironi cenerini, garzette e cormorani e che è meta anche di diverse specie migratorie, come fenicotteri e cavalieri d'Italia. E sempre navigando nel mar Piccolo si arriva alla foce del Galeso, il fiume decantato da Virgilio e Orazio Flacco, e poi ai citri, le sorgenti sottomarine che apportano acqua dolce e creano così una condizione idrobiologica ideale per la coltivazione dei mitili, per cui Taranto è conosciuta nel mondo.

Il tour è guidato e il costo del biglietto è di 8 euro, 6 per i gruppi organizzati e le scolaresche.

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