ROMA - Luci, colori, musica e profumi da vivere con tutti i sensi, in uno show multimediale che racconta la storia di alcuni pittori geniali e l'audacia del loro stile, con il quale cambiarono per sempre la storia dell'arte. Sembra di poter vivere davvero l'affascinante atmosfera della Parigi bohémien del XIX secolo, così traboccante di modernità, creatività e innovazione, nella mostra "Impressionisti francesi. Da Monet a Cézanne", dal 5 ottobre al 5 gennaio nelle Sale del Palazzo degli Esami a Roma.
Mescolando sapientemente arte e tecnologia, l'esposizione rende omaggio alla rivoluzione messa in atto da Toulouse-Lautrec, Pissarro, Degas, Monet, Manet, Renoir, Cross, Signac e Cézanne, maestri passati alla storia per essere riusciti a fermare sulla tela, con il pennello e la loro sensibilità, istanti di vita, dalle meraviglie della natura ritratta en plein air al brulicare delle strade e dei caffè parigini. Dopo una prima parte più divulgativa, in cui alcuni pannelli illustrano il contesto storico e le biografie dei singoli pittori, la mostra cambia registro e diventa più coinvolgente: ecco allora irrompere ovunque - dal pavimento alle pareti - opere celeberrime, da "Impression, soleil levant" di Monet a "Le déjeuner des canotiers" di Renoir, da "Les baigneurs" di Cézanne a "Bal au Moulin Rouge" di Toulouse-Lautrec. Capolavori vissuti a 360 gradi, scomposti e ingranditi, proiettati nella piena vividezza dei colori e nel contrasto tra luci e ombre, ad amplificarne l'immediatezza dello stile e ogni minimo dettaglio delle pennellate. In un percorso di circa un'ora diviso in due maxi sale, accompagnati dalle musiche di Debussy, Cajkovskij, Ravel e Offenbach, i visitatori possono scoprire (anche sedendosi su grandi cuscini per una visione più comoda e contemplativa) il modo in cui gli Impressionisti francesi "sentivano" il mondo che osservavano con gli occhi.
E proprio grazie alla tecnologia Sensory4, un sistema integrato con proiettori ad alta definizione, una grafica multi canale e un suono surround, ogni tela proiettata su scala immensa avvolge letteralmente il pubblico, che di fatto si trova immerso nell'opera d'arte. Dopo il grande successo di "Van Gogh alive", a Palazzo degli Esami arriva dunque ancora una mostra, ideata e promossa da Grande Exhibitions, che coniuga spettacolarità e approccio didattico e che si propone di cambiare l'esperienza della fruizione artistica, anche per attirare nuovo pubblico. "La mostra, che si adatta perfettamente agli spazi di Palazzo degli Esami, vuole essere un viaggio interiore: non presenta pezzi originali ma ricrea lo spirito del tempo, che è cosa molto difficile", spiega oggi il curatore Giancarlo Bonomo, "questo tipo di visione, con le opere gigantesche, è di certo complementare alla conoscenza del quadro originale, ma dà un'emozione pensata per le nuove forme di comunicazione e per un nuovo pubblico".
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