FIRENZE - Nuovo allestimento, inaugurato il 12 ottobre, per la casa dove Galileo Galilei visse i suoi ultimi dieci anni di vita e morì: villa Il Gioiello, sulla collina di Arcetri a Firenze, diventa il luogo vivo della memoria del grande scienziato, con oggetti e arredi che raccontano la quotidianità nell'abitazione dove fu confinato agli arresti domiciliari. Il progetto è stato promosso da Fondazione Cr Firenze e 'Il Colle di Galileo', accordo fra le istituzioni scientifiche che insistono su Arcetri (Università di Firenze, Istituto nazionale di astrofisica, Cnr, Istituto di fisica nucleare), col contributo del Museo Galileo e dell'Accademia dei Georgofili.
Alcuni ambienti della villa sono stati ricostruiti in base a fonti documentarie disponibili. Tra questi lo studiolo di Galileo, con mobili autentici, del '600 o '500, scelti da antiquari guidati anche dall'inventario della villa redatto nei tempi subito successivi alla morte di Galileo. Artigiani hanno poi ricostruito le 'vacchette', i quaderni con copertina in pelle con copie degli appunti di Galileo sul moto dei satelliti medicei. Nella stanza dove morì si trova invece un bassorilievo ligneo dei primi del secolo scorso che rappresenta lo scienziato con i suoi discepoli. Ricostruite anche cantina e cucina, a cura dei Georgofili, sulla base di studi che hanno permesso di definire un'ipotesi verosimile di quanto vi era contenuto. Fra gli altri interventi la Biblioteca virtuale con i volumi o le opere possedute da Galileo, monitor che permettono di leggere un'ampia documentazione predisposta dal Museo Galileo su villa, luoghi galileiani a Firenze e sugli apparecchi progettati dallo scienziato e di apprendere come, a partire dalla fine del secolo diciannovesimo, si siano sviluppate le attività scientifiche nel campo delle fisica e dell'astronomia sulla collina di Arcetri.
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