BOLOGNA - Divisa in due pezzi alla fine del Settecento, torna opera unica a Palazzo Magnani, a Bologna. È la grande pala d'altare con San Camillo de Lellis in adorazione del Sacro Cuore di Gesù con la Vergine e un angelo a firma di Ubaldo Gandolfi, in mostra dal 25 ottobre al 19 gennaio in Quadreria, nell'ambito delle iniziative promosse da UniCredit e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna per valorizzare il patrimonio artistico di Palazzo Magnani (via Zamboni 20).
Marco Riccòmini, storico dell'arte e art advisor per grandi collezionisti europei, ha curato la mostra 'Il Gandolfi dimezzato' e attraverso le sue ricerche ha permesso di ricostruire il dipinto che venne scomposto oltre due secoli fa.
"Tra i tanti tagli che opere anche famose hanno subìto nel corso dei secoli - spiega - da quanto mi risulta, quello relativo alla pala del Gandolfi è l'unico caso al mondo di cui siano stati individuati gli elementi principali. Quello che non sappiamo è quando con precisione il taglio sia accaduto, anche se possiamo immaginarne il motivo: vendere la pala come due dipinti distinti". L'indagine di Riccòmini sulle tracce della pala inizia nel 2017, quando - ricevuto l'incarico di curatore della collezione antica della Quadreria di Palazzo Magnani - ammira tra i dipinti della Collezione UniCredit il San Camillo de Lellis di Ubaldo Gandolfi. È un'opera che gliene ricorda un'altra, vista trent'anni prima presso un mercante a Londra, poi finita a un collezionista francese. Le due tele apparvero allo storico dell'arte non soltanto simili nella forma, ma quasi un'unica opera. Passando per archivi e contatti londinesi, Riccòmini rintraccia a Parigi la parte inferiore della tela.
"L'idea di ricongiungerle - spiega - nasce spontanea e l'emozione della reunion coinvolge tanto il collezionista francese quanto UniCredit e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna", che decidono di inserire la mostra tra le iniziative del progetto artistico condotto in sinergia per promuovere il patrimonio dello storico edificio bolognese.
Tutti i mercoledì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20, e ogni secondo sabato del mese, dalle 10 alle 13, sarà possibile ammirare - ad ingresso libero - il 'Gandolfi dimezzato', presentato per la prima volta al pubblico nella sua integrità, in un allestimento particolare che ricompone l'opera all'interno della Quadreria e ricrea virtualmente l'idea della sua possibile collocazione originaria come pala d'altare. La mostra è accompagnata da un breve catalogo, sempre a cura di Marco Riccòmini, che suggerisce, in forma narrativa, una tra le possibili maniere in cui si svolsero i fatti in merito alla tela, ripercorrendo anche le vicende di altri quadri divisi, in una sorta di raccolta di "storie di separazione". (ANSA).
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