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Hallelujah Toscana, foto di Marco Paoli

FIRENZE - Trenta immagini in bianco e nero per raccontare una Toscana misconosciuta, antica e contemporanea, suggestiva e romantica ma anche dolorosa e misteriosa, fatta di contraddizioni e bellezze fuori dall'iconografia classica conosciuta in tutto il mondo. E' Hallelujah Toscana, mostra che dà corpo all'omonimo libro del fotografo Marco Paoli edito da Contrasto, con poesie di Alba Donati e una introduzione dello scrittore premio Pulitzer Michael Cunningham, ospitata fino al 6 gennaio alla Gamc, Galleria d'arte moderna e contemporanea 'Lorenzo Viani' a Viareggio (Lucca).
    Negli scatti di Paoli ci sono le atmosfere spettrali di alcune ville e dei loro giardini, come Villa Schifanoia a Firenze, Villa Corsini a San Casciano, Villa Garzoni a Collodi, Villa Mansi a Lucca, abitate da silenti sculture rivestite di muschio. Ci sono il parco di Celle con le sue opere contemporanee, il marmo vivido delle cave di Carrara, la Fonte delle Fate a Poggibonsi dove galleggiano i coccodrilli e i corpi rannicchiati di Mimmo Paladino, ma anche il Padule di Fucecchio, il carcere di Pianosa, il mistero di ex ospedali psichiatrici come quello di Volterra, dove ancora rimangono tracce dei graffiti di NOF4 (così si firmava Oreste Fernando Nannetti, che li realizzava con la fibbia della sua divisa, paziente del manicomio dal 1959 al 1973), di isole, cimiteri, statue. "In questo viaggio ho ritrovato la meraviglia, lo splendore nascosto ai più; ma ho visto e sofferto anche l'abbandono in tutta la sua potenza" racconta Paoli che sul titolo commenta: "E' importante, un gioco di equilibrio tra il sacro e il profano, come nel testo di Leonard Cohen. Hallelujah è un inno, una semplice esclamazione. Talvolta è sarcastica, magari polemica".(ANSA).
   

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