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La creatività al servizio delle città. 180 comuni a confronto a Fabriano

FABRIANO - La creatività, declinata in tutte le sue forme, per far rinascere le città attraverso la voce di chi le amministra a confronto con l'esperienza di chi porta l'arte nella loro vita quotidiana. Per una volta 'Luogo comune' diventa sinonimo non di un concetto scontato ma di uno spazio condiviso, frontiera del nuovo: l'Expo come faro e modello di progetto che porti semi nel futuro (e il sindaco di Milano Giuseppe Sala non mancherà), il cuore nel progetto speciale Rinasco, padiglione dedicato ai luoghi segnati dalla violenza (della terra o dell'uomo), e lo sguardo nelle meraviglie di una città come Fabriano da cui trarre ispirazione attraverso gli altri sette padiglioni collocati nei suoi luoghi storici. E' questo lo spirito con cui il XIII meeting Unesco Creative Cities Conference è uscito dall'albergone di turno per scendere nelle strade della città di Fabriano, dove dal 10 al 15 giugno si parlerà di emergenza ambientale, intolleranza, perdita d'identità e sviluppo sostenibile. Dibattito internazionale che ospiterà 180 sindaci (di cui 8 italiani) provenienti 72 paesi del mondo: Giappone, Stati Uniti, Iran, Siria e ovviamente Europa. Tutti intorno ad un tavolo il 12 giugno "per capire come costruire un futuro che sia ispirato ai valori condivisi di cultura, solidarietà e inclusione. Ma ci sarà spazio ovviamente per la politica nel senso più alto del termine e tutte le idee", ha spiegato oggi a Roma Francesca Merloni, ambasciatrice Unesco e brillante ideatrice dell'evento che si preannuncia di grande interesse. "Le città creative e il network a cui danno vita - ha aggiunto Merloni - vogliono offrire una proposta di collaborazione. Perché le città sono luoghi fertili per ridefinire il concetto e la pratica dell'essere comunità, spesso in controtendenza rispetto alle politiche nazionali". L'appuntamento con i sindaci è il centro dell'incontro e sarà declinato in una giornata di lavori moderati da Beppe Severgnini per parlare del futuro delle città alla luce degli obiettivi dell'agenda Onu 2030. Mentre i Comuni delle Marche saranno uniti come in una costellazione ideale di Città dell'Orsa ed ospiteranno eventi a tema, Fabriano stessa si trasformerà in laboratorio ospitando nei suoi luoghi storici i sette padiglioni della creatività che si ispirano alla altrettante categorie in cui è suddiviso il network Unesco: Design, Gastronomia, Musica, Cinema, Artigianato e Arti Popolari, Media Arts e Letteratura.
    Mentre l'ottavo padiglione (speciale) Rinasco sarà uno spazio dedicato ai luoghi che non si sono lasciati travolgere dalla polvere della distruzione: le città dell'Appennino con Haiti, Kobe, Palmira, Aleppo, Mosul e Bamiyan.
    Le città italiane che hanno il titolo di 'Città creativa' per l'Unesco sono nove e ognuna a sua volta rappresenta una delle arti, che daranno vita agli eventi all'interno dei padiglioni: Bologna (Musica); Fabriano (Artigianato e Arti popolari); Torino (Design); Parma (Gastronomia); Roma (Cinema); Alba (Gastronomia); Carrara (Artigianato e Arti popolari); Milano (Letteratura); Pesaro (Musica). All'interno dei padiglioni quindi si svolgeranno oltre 30 eventi culturali che animeranno la manifestazione. Il calendario ancora non c'è, ma è già sicura la partecipazione di artisti ed intellettuali del calibro di Nicola Piovani, Paolo Fresu, Massimo Cacciari e Antonio Forcellino.
   

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