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#iovadoalmuseo, 20 giornate gratis per tutti

ROMA - Ci sono anche il preziosissimo Violino Amati del 1567 e la splendida Arpa Barberini del 1632, entrambi custoditi nel Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma, tra i tesori inestimabili che il pubblico potrà ammirare anche gratuitamente in una delle 20 giornate "ticket free" previste dalle nuove norme di agevolazione della fruizione museale contenute nel decreto Mibac in vigore dal 28 febbraio. Il provvedimento, firmato dal ministro Alberto Bonisoli lo scorso 10 gennaio, istituisce la "settimana dei musei" ogni anno diversa (nel 2019 sarà dal 5 al 10 marzo) con ingresso gratis per tutti nei musei statali, a cui si aggiungono 8 giornate ad accesso libero scelte dai direttori dei musei autonomi e dai poli regionali e altre 6 gratuite in concomitanza con le prime domeniche del mese, da ottobre a marzo. E poi un biglietto a 2 euro per ragazzi dai 18 ai 25 anni e la grande campagna di comunicazione istituzionale #iovadoalmuseo, con uno spot trasmesso sulle reti Rai e un sito web dedicato in cui trovare tutte le informazioni. Una piccola grande rivoluzione quindi che renderà musei, siti archeologici statali, parchi e giardini monumentali nelle intenzioni del ministro Bonisoli "luoghi in cui vivere un'esperienza", oltre che accrescere la propria conoscenza. Non è un caso che sia stato proprio il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, una realtà piccola e ancora poco conosciuta ma di altissimo valore artistico-culturale grazie a una collezione tra le più importanti al mondo, ad accogliere questa mattina a Roma la presentazione della campagna ministeriale: l'obiettivo delle nuove norme è legare sempre di più la fruizione gratuita alle specificità del territorio (seguendo magari tradizioni locali, feste patronali o storiche) e favorire la presenza dei giovani con politiche di prezzo ad hoc lasciando loro però la volontarietà di avere "fame di cultura". "Con qualche centinaio di milioni di euro facciamo funzionare la macchina museale statale: con questa iniziativa ci aspettiamo una crescita di fruizione e di visitatori e mi piacerebbe riuscire a generare risorse per aumentare in futuro le giornate gratuite, magari per fare una seconda settimana dei musei anche il prossimo anno", ha sostenuto il ministro, dichiarando di voler nei mesi a venire "affiancare i musei più grandi a quelli meno visibili, rafforzare la gestione dei poli museali e dare vita a reti museali con musei di varia natura, non solo statali, per creare offerte specifiche". Elemento centrale del nuovo provvedimento è l'autonomia data ai direttori, liberi di scegliere quali giornate (o anche quali fasce orarie) rendere gratuite, proprio in base alle esigenze del proprio territorio, anche per evitare i problemi di sovraffollamento (soprattutto nei mesi estivi) che si sono verificati in passato. "Da un'indagine interna al ministero è emerso che il 54,5% del pubblico preferiva andare al museo in un giorno infrasettimanale e non la domenica gratuita, perché c'era talmente tanta gente che la qualità della visita era inferiore rispetto a quando si pagava il biglietto. Questo mi ha fatto riflettere", ha aggiunto, ribadendo la necessità non solo di garantire ai direttori "l'autonomia della scelta", ma anche la fondamentale importanza della comunicazione, perché "spingere le persone a informarsi permette di scoprire anche musei che non si conoscono". A questo proposito già da oggi lo spot (realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma con la regia di Paolo Santamaria) sarà sui social e sulle reti Rai, e saranno attivati il sito iovadoalmuseo.it e gli hashtag #ioVadoAlMuseo e #SettimanaDeiMusei.  

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