BOLOGNA - Tornano le Giornate Fai di Primavera, tradizionale appuntamento dedicato alla scoperta e alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico: sabato 23 e domenica 24 marzo saranno aperti al pubblico in Emilia-Romagna 51 siti in 25 località, e oltre duemila studenti dei licei faranno da guide 'apprendisti ciceroni' per far conoscere le bellezze del territorio. "Una occasione da non perdere per rendere omaggio alla nostra terra, apprezzandola una volta di più", dice il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricordando che "abbiamo 11 siti dichiarati patrimonio dell'umanità Unesco, fra città d'arte e edifici storici, aree paesaggistiche e naturali".
Tra i luoghi aperti: il Palazzo Ducale a Modena; Villa Aldrovandi Mazzacorati e il teatro settecentesco a Bologna; Palazzo Romagnoli a Cesena; il Santuario della Beata Vergine della Suasia a Civitella di Romagna (Forlì-Cesena); la Rocca Pallavicino-Casali a Monticelli d'Ongina (Piacenza); il Castello della Maggia di Gariga a Podenzano, sempre nel piacentino; Palazzo San Giacomo a Russi di Ravenna; la Chiesa dei SS.Girolamo e Vitale a Reggio Emilia; la Torre Campanaria a Pieve di Cento (Bologna).
Quest'anno viene data particolare rilevanza al progetto 'Fai ponte tra culture', per mettere in risalto l'influenza di altri saperi e tradizioni: a Reggio Emilia, nella Chiesa del Cristo, e a Ravenna, nella Chiesa dello Spirito santo di rito ortodosso ad accogliere il pubblico saranno cittadini romeni, ucraini e moldavi. In Emilia-Romagna il Fai è presente con dieci delegazioni, 11 Gruppi, più di 14mila aderenti e 8 Gruppi Fai Giovani con oltre 1.400 ragazzi coinvolti.(ANSA).
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