Un turismo di nicchia quello spaziale, "da 200.000 dollari a passeggero per andata e ritorno" in un volo suborbitale, per guardarsi la Terra da un'altra prospettiva e apprezzarne la curvatura.
"Se però il volo suborbitale portasse in futuro, con lo sviluppo tecnologico, al volo ipersonico, si aprirebbe al business travel". A spiegarlo è Andrea Sommariva, direttore del See (Space Economy Evolution) Lab della Sda Bocconi di Milano.
"A intervenire sui costi - ha aggiunto - sarebbero fattori di scala: se per andare dall'aeroporto Grottaglie (Taranto) a San Francisco ci volesse un'ora anziché 13, sarebbe conveniente". Ha parlato alla conferenza annuale del See Lab, dov'è intervenuto Stephen Attenborough, direttore commerciale di Virgin Galactic, tra le aziende che stanno lavorando a organizzare i primi viaggi turistici spaziali e che ieri si sono ritrovate proprio allo scalo aereo pugliese, dove le strutture dovrebbero essere adeguate per i voli suborbitali per il 2020. Attenborough è intervenuto sottolineando come finora nello spazio siano andate un totale di 571 persone, di cui 508 uomini e 11 donne e di come la Virgin Galactic ritenga che quest'esperienza "consenta di vedere la Terra cambiando punto di vista: con più rispetto e maggiore responsabilità".
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