Tra gag e sketch esilaranti, inseguimenti rocamboleschi e musica black, "The Blues Brothers" è diventato una delle leggende della storia del cinema. La storia della missione per conto di Dio di Jake ed Elwood Blues arrivò esattamente 40 anni fa nelle sale americane, il 20 giugno 1980. Diretto da John Landis, ha consacrato i suoi due protagonisti, John Belushi e Dan Aykroyd, diventando parte della cultura pop grazie anche a una colonna sonora travolgente e a un cast stellare di musicisti e cantanti.
All'epoca inconsueto mix di musical, commedia e film d’azione, è uno degli esempi di cinema americano fracassone, goliardico e coinvolgente e fece sì che una generazione di colpo scoprisse l’importanza della musica afroamericana (jazz, blues e soul), grazie a leggende come Aretha Franklin, John Lee Hooker, James Brown e Cab Calloway.
LA STORIA - Dopo il rilascio di Jake Blues dalla prigione, lui e il fratello Elwood fanno visita a "La Pinguina", l'ultima delle suore che li ha allevati in orfanotrofio. Apprendono che l'arcidiocesi smetterà di sostenere la scuola e venderà l'orfanotrofio. L'unico modo per mantenere aperto il posto è pagare la tassa di 5000 dollari sulla proprietà entro 11 giorni. Così decidono di organizzare un concerto con la loro vecchia band utilizzando ogni sorta di espediente. Ma mentre cercano di compiere la loro "missione", nemici e ostacoli si moltiplicheranno lungo la strada.
UNA VERA BAND PRIMA DEL FILM - Il gruppo musicale dei Blues Brothers viene fondato nel 1978 dagli attori comici Dan Aykroyd e John Belushi. La band nacque come parte di uno sketch musicale per il Saturday Night Live, programma cult tra satira e comicità sulla Nbc, facendo il suo debutto come ospite musicale nella puntata del 22 aprile 1978. La coppia, affiancata da una band stabile (Steve Cropper, Lou Marini, Donald Duck Dunn, Matt Guitar Murphy, tra gli altri) iniziò a provare per una serie di concerti all’Universal Amphitheatre di Los Angeles, dove esordirono il 9 settembre 1978, introdotti dal comico Steve Martin. Il primo concerto divenne un disco live, pubblicato sempre del 1978 "A Briefcase full of blues", arrivò al numero uno delle classifiche americane e ottenne due dischi di platino.
L'INSUCCESSO INIZIALE - Il film al suo debutto negli States con 57 milioni d'incasso venne considerato un flop. Secondo Aykroyd parte dell'insuccesso iniziale è da attribuire al razzismo. In molti cinema degli Stati del sud si rifiutarono infatti di programmarlo a causa del fatto che nel cast c'erano troppo afroamericani, sostenendo che i bianchi non sarebbero andati a vederlo. Successivamente, ironia della sorte, gli incassi europei del film di Landis portarono "The Blues Brothers" a raddoppiare quelli nazionali e a totalizzare 115 milioni.
Caricamento commenti
Commenta la notizia