
Covid, da cosa da cosa sono causate le varinati e le mutazione dei virus?
Quando i virus cominciano a replicarsi in modo veloce iniziano a commettere errori casuali (come i refusi di battitura) che spesso ne causano la mutazione
Le persone con un sistema immunitario indebolito non sono in grado di combattere rapidamente un virus che ha un tempo extra per commettere errori di replicazione riuscendo a schivare il sistema immunitario.
La lenta somministrazione del vaccino nella popolazione permette al virus di diffondersi tra i non vaccinati Continuando a mutare man mano che si replica.
"Decoding delta: how viruses mutate and what can be done about it"
https://hub.jhu.edu/2021/07/19/andrew-pekosz-delta-variants/
"Mechanisms of viral mutation"
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5075021/
Quando un virus si replica o crea copie di se stesso a volte cambia leggermente. Questi cambiamenti sono chiamati "mutazioni". Un virus con una o più nuove mutazioni viene indicato come una "variante" del virus originale.
Finora sono state identificate in tutto il mondo centinaia di varianti di questo virus. L'OMS e la sua rete internazionale di esperti monitorano costantemente le modifiche in modo che, se vengono identificate mutazioni significative, l'OMS può segnalare ai Paesi eventuali interventi da mettere in atto per prevenire la diffusione di quella variante.
Per saperne di più
In Italia, secondo i dati del Sistema di Sorveglianza Integrata delle varianti di SARS-CoV-2, contenuti nell'ultimo bollettino dell'Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 9 ottobre-22 novembre 2021 si osserva una predominanza della variante Delta, dato atteso e coerente con i dati europei.
Queste le varianti che preoccupano di più gli esperti dell'OMS e dell'ECDC (Varianti VOC = variants of concern"):
Sono in corso approfondimenti di ricerca, in collaborazione con i partner internazionali, per capire meglio l'impatto delle mutazioni sul comportamento del virus e per garantire che vengano presi tutti gli interventi di salute pubblica appropriati.
I primi dati confermano che tutti i vaccini attualmente disponibili in Italia sono efficaci contro la variante Alfa del nuovo coronavirus (variante VOC 202012/01, nota anche come B.1.1.7).
Vi sono evidenze che quanti hanno ricevuto solo la prima dose di una vaccinazione, che prevede la somministrazione di due dosi per il completamento del ciclo vaccinale, sono meno protetti contro l'infezione con la variante Delta rispetto all’infezione da altre varianti, indipendentemente dal tipo di vaccino somministrato.
Il completamento del ciclo vaccinale fornisce invece una protezione contro la variante Delta quasi equivalente a quella osservata contro la variante Alpha.
Per quanto riguarda l’efficacia dei vaccini contro la variante Omicron, al momento non ci sono evidenze disponibili. Sono in corso studi virologici e studi di efficacia per valutare l’impatto della variante sulla protezione conferita dai vaccini.
L’emergenza di nuove varianti rafforza l’importanza, per chiunque, compresi coloro che hanno avuto l’infezione o che sono stati vaccinati, di aderire rigorosamente alle misure di controllo sanitarie e socio-comportamentali (l’uso delle mascherine, il distanziamento fisico e l’igiene delle mani).
Al fine di limitare la diffusione di nuove varianti, l'Italia ha disposto specifiche azioni di sanità pubblica:
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