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Spotify corre ai ripari contro i podcast no vax: nuove misure

Indicherà linee guida per fermare informazione fuorviante

Spotify corre ai ripari nel tentativo di stemperare la controversia sulla sua decisione di sostenere Joe Rogan, il no vax titolare di un popolarissimo podcast che nei mesi della pandemia ha diffuso, secondo molti, informazioni fuorvianti sui vaccini anti-Covid. La piattaforma di musica in streaming ha infatti deciso indicare le linee guida che seguirà per fermare l’informazione fuorviante sul Covid sui suoi servizi.

Fra questi è incluso un avvertimento che accompagnerà ogni episodio di podcast dedicato al coronavirus. Lo riporta l’agenzia Bloomberg. «C'è stato molto dibattito sull'informazione sul Covid su Spotify.

Abbiamo ascoltato le critiche e stiamo attuando modifiche per combattere la disinformazione», afferma l'amministratore delegato di Spotify Daniel Ek. Negli ultimi giorni Neil Young e Joni Mitchell hanno chiesto a Spotify la rimozione della loro musica dalla piattaforma in protesta per Rogan. E nelle ultime ore anche Meghan Markle e il principe Harry si sono dichiarati preoccupati per il podcast no-vax di Rogan.

Anche chitarrista Nils Lofgren lascia Spotify

Dopo Neil Young e Joni Mitchell, il chitarrista e rockstar americano Nils Lofgren, membro della E-Street Band di Bruce Springsteen e dei Crazy Horse, ha annunciato il ritiro di «27 anni di musica» da Spotify, in polemica per i podcast del no-vax Joe Rogan, accusato di spargere disinformazione sui vaccini anti-Covid. In un messaggio diffuso sui media, Lofgren, 70 anni, a proposito dei medici e infermieri e degli scienziati impegnati sul fronte della pandemia, ha scritto: «Quando questi eroici donne e uomini, che hanno dedicato la loro vita a curare e a salvare le nostre, chiedono aiuto non si volta loro le spalle per denaro e per potere. Si dà invece loro ascolto e ci si schiera dalla loro parte».

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