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Atti vandalici e scritte offensive sulla sede della Camera del lavoro di Foggia

“Nostre sedi nel mirino di folli, istituzioni vigilino, ma nessuno pensi di poterci intimidire”

“Colpire una Camera del Lavoro anche solo imbrattandola di scritte farneticanti significa colpire la casa dei lavoratori, un luogo di partecipazione e democrazia. Farlo ai danni di un bene architettonico tutelato e recentemente ristrutturato rende gli autori, benché politicamente irrilevanti, sicuramente degli idioti”. È il commento del segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, alle scritte che notte tempo hanno sporcato i muri dello storico Palazzo dei Contadini a Foggia, che ospita la sede provinciale della Cgil.

“Non è la prima volta che atti vandalici colpiscono nostre sedi – afferma Maurizio Carmeno, segretario generale della Camera del Lavoro di Capitanata. A volte di chiaro stampo neofascista, altre con simboli che rimandano al mondo del no vax ora riconvertitisi a no digital. Dispiace che a finire nel mirino di questi folli sia un palazzo ristrutturato non da molto, un danno alla facciata e alle vetrata di un luogo che ogni giorno è al servizio di lavoratori, lavoratrici, tutti i cittadini. E che è stato possibile restituire nel pieno della sua bellezza e della funzionalità con sacrifici economici che pesano sulla nostra organizzazione. Ma difficile che queste persone abbiano contezza della storia e del valore non solo simbolico degli immobili che prendono di mira. Di certo serve mobilitarsi per respingere ogni intimidazione”.

“In tutta Italia le nostre sedi sono nel mirino di pochi matti – aggiunge Gesmundo – ma sono atti che non possiamo e dobbiamo mai sottovalutare perché siamo a un anno soltanto dall’assalto neofascista e squadrista alla sede della Cgil nazionale, e tanti altri episodi sono seguiti. In un malessere sociale crescente a causa dell’impoverimento generale che attraversa il Paese, la Cgil resta un presidio di democrazia e un soggetto della rappresentanza protagonista di battaglie per il progresso economico e sociale. Se qualcuno pensa di intimidirci sbaglia, specie se si tratta di vigliacchi che agiscono al buio. Ma chiediamo attenzione alle forze dell’ordine e se possibile risalire agli autori, che nel caso dovranno rispondere anche del danno prodotto”.

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