Imprecazioni contro la commemorazione della strage di Capaci, gli sfoghi sulla malattia e la solitudine e le confidenze sulle volontà della madre per il suo funerale: sono alcune delle cose che emergono dalla chat che il boss Matteo Messina Denaro aveva attivato con altre due pazienti conosciute durante la terapia oncologica. «E io qua sono bloccato con le quattro gomme a terra, cioè a terra nel senso non di bucate. Sull'asfalto. E non si muove per le commemorazioni di sta minchia», si lamenta il boss in un vocale postato il 23 maggio mentre è bloccato nel traffico per le commemorazioni per l’attentato a Giovanni Falcone. «Porco mondo», impreca Messina Denaro nel messaggio registrato «qua mi sono rotto i co.. di brutto». In un altro messaggio il boss, che si presentava come un imprenditore divorziato, si lamenta della malattia: «Mi sento abbandonato. Come un randagino con una gamba spezzata in mezzo a una pozzanghera durante questa notte di Natale. Tutto questo per me è squallido, avrei bisogno di affetto. Ma è giusto elemosinare affetto?». In un altro ancora Messina Denaro racconta che Anna, la ragazza che assiste sua madre, gli ha raccontato di aver trovato un biglietto in cui la donna esprime il desiderio che al funerale la banda musicale suoni «la marcia del Kaiser, quella che fanno a Vienna per il Capodanno» (il riferimento è probabilmente alla "Marcia di Radetzky" di Johann Strauss, ndr). «Ora vuole 'sta cosa e allora si deve fare perchè le volontà delle persone si mantengono», commenta il boss.