Sotto la pioggia battente, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha visitato Bucha, alle porte di Kiev, depositando un mazzo di fiori davanti a una fossa comune dove si trovano i resti di decine di ucraini uccisi. Una medaglia realizzata con pallottole usate: è l’omaggio che le autorità di Bucha hanno fatto alla Meloni, durante la sua visita nel sobborgo di Kiev dove si sono verificati omicidi e violenze nel primo mese del conflitto, quando arrivarono i soldati russi. Dopo Bucha, la Presidente del Consiglio ha visitato Irpin, centro che ha subito pesanti bombardamenti nelle fasi iniziali della guerra. A Irpin, tappa lo scorso anno anche della visita di Mario Draghi con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la premier ha consegnato alle autorità locali due generatori a supporto delle infrastrutture critiche, che sono parte di un lotto di 52, per oltre 660mila euro donati dal governo italiano all’Ucraina. Alla cerimonia simbolica, accanto a due dei 45 mezzi dei vigili del fuoco donati sempre dagli italiani, presenti associazioni italiane attive a Kiev. La presidente del consiglio, Giorgia Meloni, è adesso a Irpin, altra periferia di Kiev bombardata quando arrivarono i soldati russi nel primo mese del conflitto. «È diverso parlare di numeri o vedere a caldo la vita della gente distrutta senza che ci sia una ragione, abbiamo visto fiori e peluche: è diverso, vale la pena di vederlo». Così la premier Giorgia Meloni, prima di lasciare Irpin per tornare a Kiev, dove incontrerà il presidente ucraino Volodymir Zelensky.