Ha fatto il giro del web la notizia della partecipazione di Pupo come membro della giuria a Road to Yalta, festival di musica internazionale russo giunto alla quinta edizione dove - come si annuncia sul sito ufficiale - le "canzoni sovietiche sulla guerra verranno eseguite in diverse lingue del mondo in duetto con le star del palcoscenico russo" e il cantante italiano è "special guest", come si riporta con enfasi in home page. La kermesse si è aperta il 29 aprile al Palazzo di Stato del Cremlino.
Anche su Instagram la partecipazione di Pupo è messa in grande evidenza: il "leggendario italiano, il cantante che ha conquistato i cuori russi molto tempo fa - viene scritto - è stato membro della giuria nel 2021 ed è stato addirittura protagonista sul nostro palco con una canzone". Nel videoclip Pupo assieme al collega italiano Thomas Grazioso, al cantante russo Ernest Matskiavichius e alle musiciste della Otta-Orchestra canta Bella ciao sul palco della manifestazione che due anni fa si svolgeva come da tradizione a Yalta, in Crimea.
Non è la prima volta che Pupo vola in Russia per motivi professionali, dato che è molto amato dai russi, ma certo nel 2021 la situazione era senz'altro molto diversa da quella attuale. Contattato, l'artista non ha voluto rilasciare commenti.
Pupo: non andrò più a Mosca
Pupo non andrà più a Mosca per partecipare, in qualità di giurato, alla finale del festival Road to Yalta prevista al Cremlino il 2 maggio. Lo rivela il cantante in un messaggio vocale a Dagospia.
"È successo l'imprevedibile, l'impossibile intorno alla mia eventuale partecipazione al festival Road to Yalta. In virtù di riflessioni e assorto nei miei pensieri nel viaggio che sto facendo da Lugano verso la città di Spa, in Belgio, dove mi fermerò per qualche giorno a risposare e ancora a riflettere - annuncia Pupo - ho deciso di non partire per Mosca".
"Certo non dipende dalle polemiche e da tutto ciò che è accaduto in questi giorni - aggiunge Pupo nel messaggio audio - ma dipende da un fatto che vi spiegherò più avanti, perché la mia abitudine è sempre di essere molto chiaro e leale con tutti, a prescindere da chi sono gli interlocutori".
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