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Tredici Pietro, il figlio rapper di Gianni Morandi: sì ai consigli di papà, ma io vado per la mia strada

Tredici Pietro, rapper della nuova generazione, porta sulle spalle un cognome importante.

All'anagrafe, infatti, è Pietro Morandi. Sì, proprio quel Morandi lì: Gianni, quello che cantava 'Fatti mandare dalla mamma'.

E un presupposto del genere, scontato dirlo, grava sulle spalle di un ragazzo di 22 anni, che se da una parte può trovare le porte del mondo della musica spalancate, dall'altro deve sgomitare ancora di più per trovare la sua credibilità.

Proprio da questo presupposto proviene 'Assurdo', il titolo dell'album d'esordio, in uscita domani.

"Continuo a chiedermi - racconta Pietro - per quale motivo sia qui a fare musica. E' una continua sorpresa e un perenne domandarsi: ma come ce la sto facendo? Assurdo è il fatto che stia facendo musica e che la gente abbia cominciato a prendermi sul serio".

Tredici Pietro per primo si rende conto della sua estraneità, almeno in partenza, a quello che siamo abituati a vedere come il mondo del rap: "Per la mia provenienza e anche per il ceto sociale, questo genere di solito non è accessibile. Il rap è popolare, devi avere credibilità. Io la sto ottenendo per meriti".

Non che si senta o si sia mai sentito fuori posto, ma siccome sa di esserlo "secondo i canoni", si rende conto "che la gente mi possa percepire così".

D'altronde è Pietro stesso, intelligentemente, a capire che con quel cognome "è più facile farsi vedere, ma più difficile piacere. Credo non smetterò mai di cercare conferme. Intanto io continuo, convinto delle mie potenzialità e sicuro che ancora molta gente debba scoprire chi sono. Qualcuno, nel tempo, l’abbiamo scalfito. Soprattutto i più giovani, meno legati all'immagine di mio padre. Ma ci vorrà tempo".

Forse proprio da qui l'esigenza di un nome d'arte:

"E' più una forza che un riparo. Ma l'unica possibilità che ho è di distinguermi, io l’ho fatto in maniera naturale. Non faccio rap perchè si distanzia dal genere di mio papà, ma perchè è la mia passione. Vado per la mia strada, anche se accetto consigli. Però il mio è un genere nuovo, difficile per un orecchio come quello di mio padre".

In ogni caso, dall'esplosione su YouTube con 'Pizza e fichi' Pietro di strada ne ha fatta. E ora è pronto a lanciare il disco, composto da sette tracce prodotte da Mr Monkey che vanno dal rap più duro alle sonorità newyorkesi e losangeline, parlando di temi leggeri ma anche di attualità: "Per esempio in 'Leggenda' le sonorità sono allegre ma racconto di un ragazzo italiano che si deve trasferire perchè qua non c’è lavoro".

Pietro sarà in giro per tutta l'estate (e anche l'autunno) per presentare il suo lavoro dal vivo nei festival. Sognando, ovviamente, un concerto tutto suo.

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