E' riservata al limite della timidezza ma poi sul palco tira fuori una grinta da rocker. Strano per una cantante che ha conosciuto il successo con una canzone ammiccante, sebbene ironica, come 'Pop Porno', il singolo-tormentone del 2008 de Il Genio, il duo composto da Alessandra Contini, la voce di quel progetto, e Gianluca De Rubertis.
Ora dopo tre album e un periodo lontano, almeno pubblicamente, dalle scene musicali, l'artista salentina lancia il suo album di debutto solista, con il nome Contini. Il disco, intitolato con un gioco di assonanze con il suo cognome, 'Continentale', è uscito lo scorso 3 maggio, anticipato dal singolo 'Complimenti'.
E' un lavoro sorprendente, fresco e alla stesso tempo maturo, figlio di una consapevolezza musicale di una ragazza che ha messo tutta sé stessa dentro questo disco, metabolizzando le influenze musicali (Gainsbourg, padre e figlia, ma anche - come racconta lei - il pop arty giapponese anni '90 di Pizzicato 5 e Cibo Matto) con uno stile personale e un'urgenza espressiva che emerge dai testi, molto personali e "intimi", da cui trapela il suo vissuto e i cambiamenti attraverso cui è passata nell'ultimo anno. Cambiamenti che l'hanno portata anche a lasciare Milano dopo 13 anni per tornare nella 'sua' Lecce.
"Avevo un'urgenza di rappresentarmi e comunicare - conferma lei in una chiacchierata telefonica da Lecce -. In realtà ho sempre scritto anche quando ero ferma dal punto di vista discografico, ma non ero sicura della bontà del materiale: ero titubante e allora ho chiesto un parere a Giovanni Calella (Adam Carpet, Kalweit and The Spokes). I demo gli sono piaciuti e questo mi ha dato una spinta. Giovanni quindi ha prodotto e arrangiato il disco. Abbiamo registrato a Milano, con Beppe Mondini alla batteria che ha dato quell'idea percussiva che volevo". Proprio le ritmiche rimandano in qualche modo a Caetano Veloso e al tropicalismo brasiliano degli anni '60, che Alessandra ammette essere tra i suoi ascolti. Nelle atmosfere e nell'estetica del lavoro viene fuori tutto l'amore della ragazza pugliese per il cinema della Nouvelle Vague francese e per le colonne sonore, altra fonte di ispirazione per Contini.
"Non volevo fare un disco rétro - precisa lei - ma amo quelle atmosfere e in particolar modo certe musiche da film, con le melodie che ritornano e un tema centrale". Tornando alla genesi del disco, alla scrittura dei testi e alla sua lontananza dalle scene la voce de Il Genio spiega:
"Mi sono ritirata un po' e la pause ti portano a fare congetture, sono stata assente anche per il mio carattere e ho scritto delle parole che mi hanno rivelato cose di me che non sapevo neanche di voler dire, in modo quasi inconsapevole. Mi sono come ripresentata a me stessa, avevo vissuto ma non avevo analizzato quello che mi succedeva".
Sul sodalizio con il compagno di avventura de Il Genio, De Rubertis, Alessandra sottolinea l'ottimo rapporto con Gianluca.
"Dopo tre dischi e tour lui ha fatto delle cose sue e io delle mie, poi ho voluto mettermi alla prova con questo disco solista". E ora ci sono i live, trainati da un singolo estivo, 'Al mare', non contenuto nell'album che è la sua celebrazione della stagione delle vacanze e una risposta raffinata ma accattivante ai tormentoni 'cafoni': "è una cosa a sè stante, è venuta fuori a lavoro chiuso". Sul palco, in trio, con lei che si alterna al basso e alle tastiere, Contini sprigiona un bel tiro e un'attitudine rock, come ha mostrato sul palco di Base a Milano. Chi vuole vedere in concerto uno dei nomi più interessanti della scena italiana la troverà il 26 luglio al Sei Sud Est Indipendente a Corigliano d’Otranto (Lecce) e il 31 luglio , al New Evo festival ad Offagna (Ancona), ma altre date sono in arrivo per il nuovo viaggio musicale di Alessandra.
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