'My name is Michael Holbrook': più che il titolo di un album, una provocazione a se stesso. Mika, per il suo quinto lavoro in studio, ha voluto fare pace con il suo vero nome all'anagrafe.
"Ad un'ora dalla mia nascita, mia madre ha iniziato a chiamarmi Mika. Io odio il mio nome legale. Un po' perchè appartiene alle multe e a tutta quella burocrazia che mi fa paura. Ma mi sono chiesto se fosse una cosa più profonda. Perchè odio il mio nome che è anche quello di mio padre? Forse proprio per allontanarmi da lui? Pronunciando 'il mio nome è Michael Holbrook', però, mi sono riavvicinato a quella parte della mia identità che aveva rifiutato senza sapere il perchè". Per arrivare a questa conclusione ci sono voluti, appunto, 4 anni di pausa riavvicinare la sua vita personale a quella del cantante.
Quattro anni duri, difficili. Perchè "la vita è una merda", spiega Mika, raccontando di un periodo nel quale ha perso diverse persone care, fra cui la nonna, e in cui le condizioni di salute della mamma sono peggiorate. "Oggi sono più felice che negli ultimi dieci anni, ma sono anche più triste". All'interno del nuovo disco c'è tutto questo. "E' un momento complicato nella mia famiglia, e questa turbolenza nella vita personale l'ho messa nell'album. Non faccio finta che sia tutto ok".
'My name is Michael Holbrook', scritto fra Londra, Miami e la Toscana (dove Mika si sente a casa, a 30 minuti da Firenze), presto sarà anche uno show nei palazzetti italiani. Il 'Revelation Tour' prenderà il via il 24 novembre da Torino per toccare poi Ancona, Roma, Bologna, Brescia, Milano, Padova, Bolzano, Napoli, Bari e Reggio Calabria. Un one man show che, nello Stivale, sarà in italiano, con brani che il cantautore non fa in altri Paesi: "Sto cercando un approccio molto diretto con il pubblico. Con momenti energici e altri di silenzio. Se riuscirò a cantare a cappella, allora vorrà dire che ha funzionato".
E se molti sperano di rivederlo presto in tv, al momento Mika è focalizzato sulla musica. "Avevo paura di diventare ridondante perchè la tv va veloce, avevo bisogno riposizionare me stesso per andare avanti e considerare in futuro di tornare sul piccolo schermo. Però con una evoluzione". E infatti, il cantante di 'Tiny Love' ha rifiutato di portare 'Casa Mika' in una televisione spagnola perchè sentiva che "era la decisione giusta". Attenzione, però, perchè un progetto all'orizzonte c'è: "Ho un'idea, non sarei da solo e sarebbe imprevedibile. Sono certo che spaccherà tutto". Non resta che attendere.
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