Uscirà il 31 ottobre il nuovo film di Alessandro Siani, "Il giorno più bello del mondo". "Finora ho fatto film per fare ridere - ha spiegato l'attore -. Stavolta vorrei anche emozionare. Mi incoraggia l’aver visto a fine proiezione, molti bambini, e anche adulti, commossi".
Nel cast con Siani, due piccoli protagonisti, Sara Ciocca di 11 anni, e Leone Riva di 5, e fra gli altri Stefania Spampinato (Grey's anatomy), Leigh Gill (che è anche fra gli interpreti di Joker), Giovanni Esposito, Jun Ichikawa e Stefano Pesce.
"Non avevo mai praticato la materia della riflessione nei miei film, non mi veniva in maniera spontanea, non so se qui ci sono riuscito, ma mi sono impegnato a creare una sceneggiatura blindata, a dare maggiore spessore ai personaggi, e ad affidarmi meno all’improvvisazione - spiega Siani -. Tra i vari temi che tocco ci sono il pensiero di riscatto, a cui un uomo non deve rinunciare e la tecnologia, in un mondo dove ormai facciamo e ci arriva tutto a casa, dall’abbigliamento al cibo".
Al centro della storia c'è Arturo Meraviglia (Siani), figlio di un grande impresario teatrale che era specializzato nel creare spettacoli grandiosi e magici per grandi e piccoli. Arturo non ha lo stesso talento, è pieno di debiti e nella sua
agenzia per artisti, ha un solo comico (Esposito). La notizia di un’eredità da uno zio diventato ricco negli Usa, gli fa pensare sia alla svolta della vita, ma in realtà l’uomo gli ha lasciato solo due nipoti adottivi, la brillante Rebecca (Ciocca) e il timido Gioele (Riva).
Il bimbo non parla, ma presto Arturo scopre che il nipote ha il potere della telecinesi, è in grado di muovere con il pensiero ogni sorta di oggetto, dalle forchette alle automobili. Una capacità che risveglia anche l'interesse di un gruppo di scienziati.
Nel film, zeppo di citazioni di tutti i generi, da 'Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre' al video di Billie Jean di Michael Jackson, una delle sfide principali sono state anche gli effetti speciali: "Ce ne sono tantissimi, anche dove non si vedono. Ho lavorato con delle eccellenze, come Stefano Marinoni. È un processo infinito ma penso che i risultati siano ottimi. Spesso ci blocca la paura nel realizzare film così, invece possiamo".
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