Dalle spiagge allo Spazio. Quando tutto sembra che vada in una direzione, quando il successo incorona una sua idea e quando il prossimo passo sembra scritto, ecco che Lorenzo Jovanotti va da un’altra parte. Dopo il trionfo del Jova Beach e dopo il successo di una nuova frontiera di formato musicale con l’EP Jova Beach Party con sei produttori al suo fianco, eccolo con un nuovo progetto: 'Lorenzo sulla Luna'. “Due sono le cose non farei mai: un album di cover e un 'album concept'. E infatti eccomi qua, con un disco appena fatto tra le mani, ed è un concept album di cover! - scherza Lorenzo- Quando abbiamo registrato 'Lorenzo Sulla Luna' non era detto che sarebbe uscito, era un mio trip personale, volevo concentrare la mia attenzione sul satellite terrestre, a 50 anni dall’Apollo 11, come un modo per esplorare uno spazio, che poi ogni spazio è sempre 'lo spazio'. Passata l’estate con tutto il suo incredibile delirio lo abbiamo riascoltato e quel vuoto è entrato in risonanza con il silenzio improvviso che si era fatto in me dopo tutto il casino di Jova Beach, quindi mi è sembrato perfetto da pubblicare alla fine di un anno così pazzesco”. “Era l’inizio del 2019 - spiega - e io pensavo spesso in quei giorni al fatto che lo sbarco sulla luna in tv è la prima immagine che ricordo della mia vita. Intanto uscivano film sull’anniversario, libri, articoli di giornale e ho cominciato a pensare a quelle canzoni italiane che hanno la parola luna nel testo, a quelle che mi venivano in mente, ma senza googlare la parola”. L’album è prodotto da Rick Rubin e contiene undici cover, tutti brani che parlano, appunto, della Luna: Notte di luna calante (Domenico Modugno, 1968), Luna (Gianni Togni, 1980), Accendi una luna nel cielo (Ornella Vanoni, 1976), Luna di città d’agosto (Jovanotti, 1997), L’ultima luna (Lucio Dalla, 1979), Chiaro di luna (Jovanotti, 2017), La luna piena (Samuel, 2017), Una notte in Italia (Ivano Fossati, 1986), La faccia della luna (Tre allegri ragazzi morti, 2010), Luna rossa (Giorgio Consolini 1950), Guarda che luna (Fred Buscaglione, 1959). “A marzo di quest’anno sono stato allo Shangri-la a registrare con Rick queste 11 canzoni italiane più o meno celebri dedicate alla luna, in sette giorni che poi sono stati sei perché nel settimo abbiamo fatto una jam che è diventata 'Prima che diventi giorno' (titolo realistico nel senso che Lorenzo Sulla Luna è il disco più notturno che avessi mai fatto). Rick non conosceva i brani, ma non li abbiamo riascoltati, ci siamo affidati soltanto a quello che mi avevano lasciato”, prosegue 'Jova'. “Per me questo album è una faccenda personale - conclude Cherubini -, soprattutto emotiva, che non ha quasi niente a che fare con la mia carriera discografica, che è tutta da sempre concentrata (o vuole esserlo) su una mia ricerca di forme fresche per esprimere la stessa cosa, che se dovessi esprimere con una sola parola chiamerei 'vitalità'. Ascoltatelo come una playlist tematica, breve e incompleta. Si tratta di un album fatto in pochi giorni anche se contiene mezzo secolo di vita, della mia nella fattispecie, di ascoltatore di musica più che di 'musicista'”.