"Un dono senza volto e senza nome, una dichiarazione d'amore collettiva da parte di grandi artisti nei confronti di una poesia che ci portiamo dentro per tutta la vita. Del resto la canzone d'autore è erede della grande poesia": così il ministro per i Beni e le attività culturali e il Turismo Dario Franceschini ha commentato il video che insieme Rai e Mibact hanno ideato per chiudere il bicentenario dell'Infinito di Giacomo Leopardi, nel quale 22 artisti della canzone italiana leggono un frammento della poesia.
In onda su tutti i canali Rai e sulla piattaforma RaiPlay dal 19 al 31 dicembre, questo omaggio sonoro e visivo appare come un grande mosaico di voci misteriose, perché i volti e i nomi degli artisti coinvolti non saranno rivelati. Alcune voci sono riconoscibili, da Mina a Celentano, da Claudio Baglioni a Gianna Nannini e Laura Pausini: "Non vogliamo dire i nomi di questi artisti che gratuitamente hanno donato la propria voce", ha aggiunto il ministro, "il primo ad ascoltare e vedere il video è stato oggi il Presidente Sergio Mattarella, che nel 2019 volle fare un viaggio a Recanati al Museo dedicato all'Infinito. Da quel viaggio nacque l'idea di questa iniziativa".
Persone:
7 Commenti
TIZIANA TUZI
21/12/2019 14:06
BELLISSIMA INIZIATIVA PERCHE' VIVA IN NOI L' ETERNA SPERANZA DI UN MONDO MIGLIORE : LEOPARDI CI ILLUMINA CON LQUESTO SGUARDO VERSO L'INFINITO, METAFORA DELLA CONOSCENZA E COSCIENZA DELL' UOMO CHE NON BASTA A SE STESSO
Alfredo
23/12/2019 10:54
Francamente trovo quella recitazione orribile, frammentaria e priva di ogni espressività. Iniziativa tanto lodevole negli intenti quanto deprecabile nei risultati: l’infinito non è un annuncio ferroviario.
Lorenzo
24/12/2019 11:00
molto bello, intrigante a suo modo anche il cercare di riconoscere le voci degli artisti, l'ultima - ahimè... credo sia Mina - mi piace meno
Greta
26/12/2019 21:01
Da persona che conosce e ama Leopardi e L’Infinito mi sento a dir poco amareggiata del risultato di quella che in potenza poteva essere una giusta e lodevole iniziativa. L’infinito è un sonetto, composto dunque da 7 versi, che sono dunque stati inevitabilmente macellati per farli leggere a cantanti, famosi e conosciuti, ma non declamatori di poesie. L’immagine che si ottiene è di un capolavoro spezzettato, una lirica per altro che ha solamente una pausa all’esatto centro. Non casualmente, ma con un senso. Sarebbe stato più bello, per rendere giustizia a Leopardi, una lettura scorrevole, degna di questo capolavoro. Cara Rai, insomma, la prossima volta magari oltre all’intenzione studia un po’ di più.
Mario Miglietta
01/01/2020 20:22
Forse la rai dovrebbe studiare di più, ma da appassionata di Leopardi le segnalo che sono quindici endecasillabi senza rima, non già un sonetto.
roberta masetti
27/12/2019 17:41
Perché non dirle? È uno spot bellissimo, uno dei più belli degli ultimi decenni... Patti pravo, enrico ruggeri... Ma diyeli, diteli
fausto turri
01/01/2020 16:33
spot bellissimo anche se frammentato ,anzi cosi proposto da una sensazione di serenità infinita, Mi vedo seduto in quel luogo attorniato da tante persone che provano la mia stessa emozione e che la esprimono recitando i a turno questi meravigliosi versi. Bravi bravissimi
carlo
20/01/2020 17:13
se alla fine anziché mina " in questo mare" l'avesse detto vasco sarebbe stato un capolavoro....