Eric Clapton, la leggenda del rock compie 75 anni: l'esibizione a New York con "Tears in Heaven"
Nasceva 75 anni fa Eric Clapton, noto chitarrista inglese soprannominato «Slowhand» - mano lenta - che si è conquistato un posto nell’elenco dei migliori chitarristi di blues e rock. Da bambino era un animo solitario, tranquillo e timido, ma già ben determinato a seguire i suoi obiettivi. La musica ha fatto sempre parte della sua vita: a tredici anni ottenne come regalo di compleanno una chitarra acustica Hoyer, ma ebbe difficoltà a imparare a suonarla, così molto presto l’abbandonò. L’influenza del blues e del rock arrivò durante l’adolescenza. L’ingresso nel mondo della musica fu da solista, si esibiva per strada, dopodiché entrò in una band, i Yardbirds, poi passò ai Bluesbreakers con i quali incise il primo disco. Il mondo iniziò a masticare il suo nome e, dopo aver incontrato Ginger Baker e Jack Bruce, fondò i Cream, band rock-blues che lo portò alla fama. Sunshine of Your Love, White Room e Badge sono le canzoni più ascoltate della band, ma il loro successo toccò l’apice alla fine degli anni '60, dopodichè si sciolsero. Ma Clapton non si diede per vinto, fondò un’altra band sempre con Ginger Baker e questa volta insieme a Steve Winwood, si fecero chiamare i Blind Faith, ma ebbero ugualmente vita breve. Clapton ci provò una terza volta con i Delaney & Bonnie, dopodichè pubblicò il suo primo album da solista: correva l’anno 1970. Non convinto, fondò una quarta band, i Derek & The Dominos, con la quale creò brani senza tempo come Layla. Gli anni '70 lo privarono dell’amico Duane Allman, che morì all’improvviso, e Clapton affrontò un periodo difficile, cadde nel vizio della droga ma, con il sostegno di famiglia e amici, tornò in sesto e avviò la sua carriera da solista: uscì l’album 461 Ocean Boulevard. Gli anni '80 furono gli anni della carriera da solista. Dieci anni dopo, tornò al blues, mentre il nuovo millennio lo avvicinò di più al pop e al puro blues. Di recente, Eric Clapton ha realizzato il suo primo album natalizio, ma ha dovuto rallentare il ritmo a causa di una malattia, la neuropatia periferica. A questo grande artista è stato dedicato un docu-film, intitolato «Life in 12 bars», dove si raccontano tutti i punti più bui della sua vita, dagli scivoloni artistici ai drammi privati. Ha sposato la moglie del suo migliore amico e ha perso un figlio di soli 4 anni (avuto con Lori Del Santo) che si è gettato da una finestra lasciata aperta da una domestica. Nel 2002, l’artista inglese ha sposato Melia McEnery dalla quale ha avuto quattro figlie. (AGI)