Il decreto legge del 18 marzo prevede un calo delle accise di 25 centesimi al litro. Lo “sconto” alla pompa su benzina e gasolio è operativo dal 22 marzo al 20 aprile.
Ma quale sarà l’effetto sulle tasche dei consumatori? Secondo il Codacons il calo dei prezzi sarà pari a 30,5 centesimi, portando la benzina a un costo in media di 1,879 euro al litro e di 1,849 per il gasolio. Un risparmio rispetto ai prezzi attuali pari a circa 15,2 euro per ogni pieno.
Ma il bilancio resta in perdita per i consumatori rispetto a un anno fa. La benzina infatti costa oggi il 39,4% in più e il gasolio ha un costo maggiorato del 50%. Già dall’inizio del 2022 in Italia, molto prima quindi dell’attacco russo all’Ucraina, il costo della benzina era aumentato del 27,6% contro la media mondiale del 20%.
Impennata che evidenzia la forte speculazione messa in atto dalla filiera petrolifera. Il ministro Cingolani parla di “colossale truffa” e la procura di Roma ha aperto un’inchiesta. L’Antitrust inoltre ha chiesto “informazioni” alle principali compagnie. In genere in Italia le società di raffinazione applicano un sovrapprezzo di circa il 5,5% sul carburante. Dall’inizio della crisi Ucraina, in modo sproporzionato, l’aumento di alcune aziende è salito a oltre il 19%.
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