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E' morto Magawa, il topo "eroe" decorato: ha scovato oltre 100 mine in Cambogia

Magawa, il topo "eroe" decorato per aver fiutato oltre 100 mine antipersona e altri ordigni inesplosi in Cambogia, è morto lo scorso fine settimana all’età di 8 anni. Ne ha dato notizia la ong belga Apopo. «Magawa era in buona salute e trascorreva la maggior parte del tempo giocando con il suo solito entusiasmo. Con l’avvicinarsi del fine settimana, sembrava più lenta e dormiva di più, mostrando meno interesse per il cibo nei suoi ultimi giorni», ha riferito in una dichiarazione la ong che se ne prendeva cura da quando il ratto gigante africano era 'andato in pensionè, meno di un anno fa.

Magawa si è "congedato" (con tanto di medaglia) lo scorso giugno, dopo cinque anni di lavoro in cui il suo naso gli ha permesso di scovare più di 100 mine e ordigni inesplosi nel secondo Paese più colpito al mondo da questo tipo di armi dopo l’Afghanistan. Negli anni Magawa ha ripulito un’area di 225.000 metri quadrati dagli esplosivi nelle aree della Cambogia colpite da bombe e mine abbandonate, aiutando le comunità locali a riprendere le attività senza temere di saltare in aria. Il lavoro del topo gigante, nato in Tanzania nel 2013, è stato riconosciuto nel settembre 2020 dall’organizzazione Pdsa (acronimo di Peoplès Dispensary for Sick Animals), che premia gli animali per il loro coraggio e devozione, assegnando loro una medaglia d’oro. Il riconoscimento ha reso Magawa il primo topo a ricevere un tale premio nei 77 anni di storia del Pdsa e a condividere la gloria con numerosi cani, alcuni cavalli, piccioni e un gatto.

L’Apopo addestra i topi a rilevare le sostanze chimiche negli esplosivi e ignorare gli scarti di metallo abbandonati per trovare gli ordigni inesplosi più velocemente.
La Cambogia è il secondo Paese più colpito dalle mine al mondo dopo l’Afghanistan, e si ritiene che durante i conflitti armati che hanno devastato il Paese tra il 1975 e il 1998 ne siano stati deposti fino a 6 milioni, di cui 3 milioni non sono stati ancora localizzati.

Le mine antipersona hanno causato circa 64.000 vittime nel Paese, che ha il più alto numero di amputati pro capite al mondo: più di 40.000 persone su una popolazione di 16 milioni di abitanti.

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