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Bombe su Kiev, colpito un deposito petrolifero. Si teme disastro ambientale IL VIDEO

La notte di Kiev si era annunciata durissima: appena dopo il tramonto, scattato il coprifuoco, le sirene avevano cominciato a suonare. Le autorità locali avevano invitato i cittadini a trovare rifugio prevedendo "pesanti raid aerei".

Poco dopo due potenti esplosioni hanno illuminato il cielo della città: i russi hanno colpito un deposito petrolifero a Vasylkiv, circa 40 km a sud di Kiev, che ha cominciato a bruciare e sprigionare fumi tossici. Le autorità hanno chiesto ai cittadini, già barricati in rifugi e cantine, di chiudere le finestre per evitare intossicazioni. Ma ora si teme un disastro ambientale: i servizi di emergenza non possono spegnere le fiamme perché attorno ci sono ancora scontri. Nella capitale le forze russe hanno puntato anche un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi. Ma i servizi di emergenza hanno poi precisato che è stata colpita solo la recinzione e che l'edificio principale è rimasto intatto. Un'intera colonna di 56 carri armati delle forze cecene - denominata 'Kadyrovites' dal nome del leader Ramzan Kadyrov - sarebbe invece stata fatta saltare in aria dagli ucraini a Hostomel, sempre vicino a Kiev.

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