Il conduttore della tv russa Rossija 1 Dmitry Kiselyov, in una trasmissione andata in onda l’altro ieri sera, ha illustrato agli spettatori le potenzialità del missile sottomarino Poseidon in grado di «innescare uno tsunami radioattivo di 500 metri che potrebbe spazzare via il Regno Unito». Lo riportano diversi media internazionali. «L'esplosione del siluro termonucleare vicino alla costa Gb causerà uno tsunami gigante, alto fino a 500 metri», ha detto Kiselyov aggiungendo - secondo quanto riporta il sito polacco Fakt - che il missile «viaggia a una profondità di 1 km e ad una velocità di 200 km all’ora. Non c'è modo di fermarlo».
Missili e sottomarini, le super armi dello zar Putin
Un'arma che "non ha eguali" al mondo, "in grado di eludere ogni sistema di difesa missilistica". Anzi, una "super arma", come l'hanno ribattezzata apocalittici i media russi. E non è l'unica. Il missile intercontinentale Sarmat, di cui solo una settimana fa Vladimir Putin osservava compiaciuto il lancio "perfettamente riuscito" dal cosmodromo di Plesetsk, sul mar Bianco, è il fiore all'occhiello dei programmi di difesa di Mosca per lo sviluppo di sistemi militari innovativi, che vanno dai razzi ai sottomarini. MISSILI INTERCONTINENTALI. In cima alla lista c'è il missile balistico con capacità atomica Sarmat, che può arrivare a colpire gli Stati Uniti e secondo l'agenzia spaziale Roscosmos sarà in grado di garantire la sicurezza russa per i prossimi 30-40 anni. Un vettore in grado di trasportare 15 testate nucleari e sganciarle lungo una traiettoria di volo fino a 18.000 chilometri. "Quest'arma unica - ha avvertito Putin - proteggerà la sicurezza della Russia da ogni minaccia esterna e farà pensare due volte coloro che cercano di minacciare il nostro Paese". Un sistema peraltro realizzato interamente con componenti made in Russia, secondo quanto rivendicato dal Cremlino, e che quindi non sarebbe messo in crisi dalle sanzioni. I piani di sviluppo prevedono che possa anche trasportare un'altra 'super arma', la testata ipersonica planante Avangard, ritenuta in grado di aggirare molte difese antimissile. MISSILI IPERSONICI. Ci sono poi i missili ipersonici come il Kinzhal, che la Russia è stato il primo Paese a usare in combattimento proprio in Ucraina per distruggere tra l'altro depositi di armi nemici: vettori che raggiungono una velocità almeno cinque volte superiore a quella del suono (6.190 km all'ora), raggiungendo potenzialmente in un'ora qualsiasi obiettivo nel mondo. Armi tanto minacciose da essere definite "inarrestabili". Nella lista può essere incluso anche il Tsirkon, missile antinave con un raggio di 500-1.000 km, che potrebbe essere impiegato anche contro obiettivi terrestri. MISSILI A PROPULSIONE NUCLEARE. Un'altra categoria è quella dei missili da crociera a propulsione nucleare, come il Burevestnik. Secondo gli esperti, la più misteriosa delle super armi russe, comunque quella sui cui ci sono meno informazioni. Se ne fosse confermata la piena operatività, sarebbe il primo al mondo. Per la sua capacità di volare lungo distanze di fatto illimitate e a un'altitudine inferiore a quella di molti vettori, sarebbe anche molto più difficile da intercettare per i sistemi antiaerei. SOTTOMARINI. I programmi di difesa sono anche navali, come dimostra il sottomarino Poseidon, un robot subacqueo in grado di portare a termine delle missioni in maniera autonoma. A propulsione nucleare, può scendere sott'acqua fino a 1 km di profondità, rendendosi potenzialmente inattaccabile dai sottomarini tradizionali. Secondo Putin, "può trasportare armi convenzionali o nucleari, che lo rendono capace di colpire vari obiettivi, compresi aerei, fortificazioni costiere e infrastrutture".