«Io e il regista Luca Lumaca vogliamo condividere con voi delle riflessioni sul video "L'aria sta finendo". Grazie a chi capirà che non era nelle nostre intenzioni offendere nessuno». E’ quanto dicono Gianna Nannini e Luca Lumaca, regista del video che ispira il singolo «L'aria sta finendò e i cui contenuti sono stati aspramente criticati da sindacati di Polizia perchè nell’animazione si vedono poliziotti con le sembianze in volto di maiali che picchiano un uomo di colore per terra. Nel post condiviso dalla cantante senese, il regista scrive che «il video da me creato per "L'aria sta finendo" di Gianna Nannini non istiga la violenza ma semmai la condanna. Come condanna lo spreco delle risorse naturali e l’inquinamento o la mercificazione del corpo femminile o l’ingerenza dei mass media nell’opinione pubblica o semplicemente la guerra. Andrebbe visto per intero e non giudicato da un fotogramma». Viene inoltre sottolineato che «non c'era nessuna intenzione di offendere le forze dell’ordine, ma solo di raffigurare l’abuso di potere in un elenco di orrori contemporanei della nostra società. Atti brutali e feroci verso persone inermi che semplicemente tutti dovrebbero criticare. L’allegoria del poliziotto con la faccia da maiale non è certamente inedita e riprende alcuni classici della cultura del Novecento, da «La fattoria degli animali» di George Orwell al commissario Winchester dei Simpson, passando per i testi beat degli anni '60, non credevo che creasse ancora scalpore... Oltretutto perchè è simbolo non tanto delle forze dell’ordine ma del potere politico repressivo in sè». Il post si chiude con «pace, amore ed empatia». Vic