"Scendo in campo perché la politica italiana è una cosa seria: Vota Disumano": vestito elegante in giacca e cravatta, con sul grembo un cane volpino beige e sullo sfondo uno studio classico, Fedez torna a lanciare, da twitter, il suo manifesto politico (o il guerriglia marketing del nuovo album, intitolato Disumano). Il video è una burla all’incontrario, una parodia della "discesa in capo" di Berlusconi nel 1994: «L'Italia è il paese che amo, qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti, qui - dice accarezzando il cane - ho imparato da mio padre e dalla vita il mio mestiere di truffatore, qui ho appreso la passione per i preti che fanno i tiktoker. Ho scelto di scendere in campo e frodare la cosa pubblica, perché non voglio vivere in un paese civile, governato da forze mature e da uomini legati a doppio filo ad un passato di conquiste sindacali e diritti per tutti. Il movimento si chiama Disumano ed è possibile realizzare insieme un grande incubo: quello di un’Italia sempre più ingiusta, menefreghista verso chi ha bisogno e che nelle recite di fine anno della comunità europea ha il ruolo del cespuglio. Vi dico che possiamo, dobbiamo, costruire insieme per noi e per i nostri figli un nuovo miracolo italiano», conclude alzando il pollice, mentre il logo del movimento ricorda quello di Forza Italia con la bandiera tricolore.
Gli hashtag di Fedez, con il "marchio" delle unghie laccate sono #ioscelgodisumano #26novembre #fedezelezioni2023. Perché il 26 novembre? E’ la data di uscita del suo nuovo album. Il titolo? Disumano, appunto.
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