Martedì 30 Aprile 2024

Mina torna a cantare i Beatles: 18 brani da Michelle a Hey Jude

Mina reinterpreta i Beatles, con un progetto che mette insieme 18 brani di una delle band più iconiche della storia della musica. Il progetto è The Beatles Songbook ed esce oggi, su CD, 2LP 180 grammi nero, 2LP vinile rosso limitato e numerato in esclusiva per Feltrinelli e 2LP vinile blu limitato e numerato in esclusiva per Amazon. L’album è stato anticipato dal primo singolo inedito estratto dal progetto, l’inedito «And I Love Her» registrato appositamente per questo disco. La tracklist comprende Something (1993), Michelle, She's leasing hotel, Let it be, And I live her, (brano inedito), With a little help from my friends (altro inedito), If I fell, My love, Yesterday, Something (1971), Oh, darling, The long and winding road, Come togheter, So che mi vuoi (It's for you), Yesterday (1993), The fool on the hill, When I'm 64 e qui di Hey Jude.  E’ la seconda raccolta dedicata ai Beatles che arriva dalla grande artista italiana, la prima risale al 1993, e allora scrisse per un settimanale che «come ogni altro essere vivente fui colpita, invasa da quell'inondazione, dal più grande servizio a domicilio che la storia ricordi, dalla trasformazione che il nostro pianeta ebbe nel 'mondo dei Beatles', dalla più colossale uniformità di emozioni, passione, partecipazione compatta in massa a quello che è stato più di ogni altro il "fenomeno per tutti", il "caso generale" più vissuto da ogni singolo sulla faccia della terra». La grande artista sottolinea che di tutto ciò è stato ed è «impossibile non prenderne atto, di quel trasloco collettivo, immediato, dall’epoca in corso a 'quella dei Beatles'. Improvvisamente, la pagina che era stata girata andava a coprire, a stendere come un velo su importanti lavori in corso, su presenze potenti, incisive, energiche quali Presley, Sinatra e i grandi del jazz». E quindi «tutto fagocitato. Dai Beatles e dalle loro canzoni», che erano «così semplici, in fondo, e così grandi, apparentemente così spontanee da ricordare le canzoni napoletane». Ed oggi, «eccomi ancora qui, ancora legata ai loro, oltre che da altro, dalla gratitudine per il loro aver fornito a Joe Cocker, Ray Charles, Frank Sinatra, Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald e altri, grandi il materiale per quei capolavori che sono le loro versioni delle canzoni dei Beatles. Ed eccomi oggi ancora, pronta testimone dell’abbattimento di frontiere, di muri, di ostacoli linguistici effettuati dai Beatles attraverso le delizie dei loro testi, fluidi come i pensieri più felici di una mente col dono dell’eterna freschezza. Che altro? Vogliamo riassumere tutto questo e dire di più, molto di più? Va bene. Presto fatto: 'I Beatles'». Il corpus discografico dei Beatles, che conta più di 200 canzoni (la maggior parte delle quali scritte da loro stessi) può vantare un’ineguagliabile ecletticità stilistica; rock'n'roll, beat, pop, country&western, blues, folk non c'è, o quasi, genere musicale che i Fab Four non abbiano sperimentato. Un repertorio così eterogeneo è sempre stato una tentazione irresistibile per un’interprete che, come Mina, sa spaziare fra gli stili con la stessa efficacia dei Beatles. Se il concept di questo disco è la comune origine dei brani inclusi in esso, l’ascolto di «The Beatles Songbook» permette di ascoltare la voce della protagonista mentre attraversa con incomparabile disinvoltura, e immutata efficacia, le molteplici sfaccettature del canzoniere beatlesiano, nel rispetto della canzone affrontata ma anche con la libertà dell’artista che fa sue le canzoni che canta. Registrate in un arco di tempo che va dal 1965 di «So che mi vuoi» al 2022 di «And I love her», queste 18 canzoni sono così non solo un tributo al più travolgente dei fenomeni musicali del secolo scorso, ma anche un tour de force straordinario, che solo una voce altrettanto straordinaria come quella di Mina potrebbe permettersi. Va ovviamente sottolineato il contributo al risultato finale dei nuovi mixaggi e delle nuove rimasterizzazioni: tutti i brani, infatti, sono stati riversati in digitale dai nastri originali, editati, restaurati, rimasterizzati e rimixati a cura di Celeste Frigo e Carmine Di, con la continua, costante e attenta supervisione di Mina e di Massimiliano Pani. La raccolta è racchiusa in un’elegante e raffinata confezione, curata come sempre da Mauro Balletti e da Giuseppe Spada con la stessa impostazione grafica di «Paradiso - Lucio Battisti Songbook» edito nel 2018. Tutte le splendide foto di Mauro Balletti sono inedite. E ricchissima è la documentazione contenuta nei credits, che riportano dettagliatissime informazioni sui singoli brani e su chi li ha prodotti, arrangiati, suonati e registrati.

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