Lunedì 23 Dicembre 2024

Maurizio Costanzo e "Se telefonando". La storia e il testo di un capolavoro VIDEO

«Se telefonando», che resterà comunque il capolavoro di Costanzo in questo campo, uno dei più bei brani della storia della nostra musica, fu il secondo di una piuttosto lunga serie di sperimentazioni; in quel caso la canzone coinvolse tre tra le personalità più culturalmente influenti di sempre del nostro Paese: lui, Mina ed Ennio Morricone (ma alla stesura del testo collaborò anche il drammaturgo e sceneggiatore Ghigo De Chiara). Il brano, come sappiamo, rimane un evergreen, un piccolo grande capolavoro incapace di invecchiare, come dimostra il successo rispolverato quando Nek lo ripropose durante la serata delle cover al Festival di Sanremo del 2015, cosa che tra l’altro intensificò l’amicizia tra il cantautore e il giornalista ("Ti vorrò sempre bene» confessa Nek su Instagram oggi, visibilmente scosso). Sempre quell'anno, parliamo del 1966, Francoise Hardy cantò il brano in francese, il titolo scelto fu «Je Changerais D’avis», e in inglese (titolo: «I Will Change My Life"), ma in realtà furono innumerevoli le cover realizzate, soprattutto da parte di italiani: dai Delta V, che la rimasticarono in versione elettro pop, a Rita Pavone, Orietta Berti, Claudio Baglioni, Franco Battiato e anche Il Volo. Negli anni, attraversando di fatto tutte le epoche della storia della nostra musica, Maurizio Costanzo regalò le proprie parole ad artisti come Rocky Roberts ("Dietro-Front» il titolo del brano), Mino Reitano ("Non aver nessuno da aspettare"), i Ricchi e Poveri ("Dammi mille baci"), Ombretta Colli ("Facciamo finta che» / «Luna quadrata"), Toto Cutugno ("Ma"), fino ad Andrea Bocelli, nel 2004, per cui scrisse «Semplicemente (canto per te)», e poi ancora «Passionalità» per Mario Lavezzi e Veronica Piris, «Quanto ti amo», per l’amico Alex Britti, con cui scriverà un intero musical interpretato dai ragazzi di «Amici di Maria De Filippi», la moglie, e poi l’ultimo, per Marcella Bella, nel 2012, dal titolo «Da quando mi hai lasciata». Piccole grandi incursioni che in ogni caso hanno segnato la storia della musica, una firma che anche nella discografia rimarrà eterna, soprattutto grazie alla sua «Se telefonando», che abbiamo rischiato seriamente di non ascoltare mai e che dal 1966 arricchisce le nostre vite.

Testo Se Telefonando

Lo stupore della notte spalancata sul mar ci sorprese che eravamo sconosciuti io e te. Poi nel buio le tue mani d'improvviso sulle mie, è cresciuto troppo in fretta questo nostro amor. Se telefonando io potessi dirti addio
ti chiamerei. Se io rivedendoti fossi certa che non soffri ti rivedrei. Se guardandoti negli occhi sapessi dirti basta ti guarderei. Ma non so spiegarti che il nostro amore appena nato è già finito. Se telefonando io volessi dirti addio ti chiamerei. Se io rivedendoti fossi certa che non soffri ti rivedrei. Se guardandoti negli occhi sapessi dirti basta ti guarderei. Ma non so spiegarti
che il nostro amore appena nato è già finito

«Poi nel buio la tua mano d’improvviso sulla mia» non poteva andare bene, non per la RAI della metà degli anni '60 perlomeno, e non di certo per la sigla di una trasmissione seguitissima come «Aria condizionata», una sorta di spin-off di «Studio Uno», uno show che ha fatto storia; così venne fuori la versione al plurale ("Poi nel buio le tue mani d’improvviso sulle mie") e il pezzo «Se telefonando» divenne improvvisamente innocuo. Maurizio Costanzo spesso allargò le braccia verso il mondo della musica, dalla fine degli anni '50, quando esordì in quel campo con «Fantastica», cantata da Johnny Dorelli, Natalino Otto, Gino Latilla e Fred Buscaglione su musiche di Cinico Angelini, uno dei protagonisti assoluti della radiofonia italiana per il trentennio '30/'60.

leggi l'articolo completo