Una giocata clamorosa. Contro il giocatore rivelazione del Mondiale (il giovane difensore centrale croato Gvardiol), Leo Messi ha piazzato la pietra tombale sull'accesso alla finalissima in Qatar. E a celebrarne le gesta ci ha pensato Victor Hugo de Morales, cantastorie unico nel suo genere del calcio argentino. Trentasei anni dopo l'aquilone cosmico di Maradona, il telecronista argentino celebra il genio di Rosario: “Arlecchino meraviglioso! Aladino eterno, servitore dell'arte del calcio, mimo incredibile, simbolo della bellezza di questo sport!”.
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