La semaglutide è un antidiabetico che sta rivoluzionando la lotta all'obesità. Secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, sarebbe in grado di ridurre il peso corporeo fino al 20 per cento. Un risultato che mai prima d'ora era stato raggiunto da altre molecole utilizzate per lo stesso fine. La ricerca ha coinvolto circa duemila persone obese di 16 Paesi. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: il primo ha ricevuto iniezioni settimanali di semaglutide accompagnate da interventi sullo stile di vita, mentre al secondo è stato somministrato un placebo. Dopo 16 mesi, i pazienti trattati con semaglutide hanno perso in media 15 kg e 5,5 punti di Indice di Massa Corporea, mentre il gruppo di controllo ha registrato un calo di 2,6 kg. Il farmaco sembra agire sui centri ipotalamici della fame e della sazietà, riducendo l'apporto calorico e aiutando le persone a mangiare meno. Inoltre, stimola la produzione di insulina da parte del pancreas, accelerando il metabolismo dei carboidrati dopo i pasti. La grande popolarità di questa molecola è dovuta all'influenza di alcune celebrità che hanno ammesso sui social network di aver usato il prodotto. Il visionario Elon Musk, ad esempio, ha affermato di averlo usato per restare "in forma, scolpito e in salute". Diversi video su TikTok e Instagram, inoltre, ipotizzano che Kim Kardashian abbia usato il farmaco per dimagrire e poter indossare l'abito che ha sfoggiato al Met Gala del 2022. E’ necessario, però, sottolineare che gli effetti su persone senza diabete o obesità clinica non sono ancora ben definiti. Con il nome commerciale Wegovy, il medicinale è andato a ruba negli Usa da quando ha ottenuto nel 2021 l'approvazione dell'Fda per la "gestione cronica del peso". In Italia, invece, è disponibile Ozempic, con un dosaggio più basso di semaglutide indicato soltanto per il trattamento del diabete mellito di tipo 2. Per essere acquistato richiede una ricetta medica. Pur non essendo stato autorizzato dall’Aifa per altre finalità, anche nel nostro Paese è stata registrata nelle ultime settimane un'impressionante diffusione del medicinale. Si tratta, ovviamente, di vendite fuori etichetta, ovvero per trattamenti non approvati dall'agenzia di controllo. L'Aifa, infatti, segnala carenze di Ozempic per i pazienti diabetici e invita i medici a prevedere terapie alternative. La semaglutide può causare vari effetti collaterali, in rari casi anche gravi. È vero, però, che per i casi di obesità grave la semaglutide potrebbe rappresentare una soluzione alternativa alla chirurgia bariatrica. Nonostante i risultati promettenti, occorre tener presente che l'obesità è una malattia che dipende da molti fattori, non soltanto dalla dieta. Le abitudini alimentari corrette e l'attività fisica sono elementi chiave per la prevenzione. Nei casi di sovrappeso meno rilevanti, va sottolineato che ai possibili danni si aggiunge anche la beffa. In realtà, se si interrompe l'assunzione di questi o altri farmaci anti-obesità, a causa dei costi non sempre rimborsabili, o per i fastidiosi effetti collaterali, i pazienti riprendono in pochi anni il loro peso iniziale. Secondo gli esperti, infatti, l'assunzione di questo tipo di farmaci, dovrebbe essere solo una parte di un piano di trattamento che includa uno stile di vita sano e attività fisica regolare.