Negli ultimi due anni, l'industria musicale ha assistito a una rivoluzione epocale: per la prima volta dal 1987, le vendite di vinili hanno superato quelle dei CD a livello mondiale. Un ritorno al passato che va di pari passo con la sorprendente rinascita di un altro formato considerato ormai estinto: la musicassetta.
Si prevede che le vendite in Europa supereranno 80 milioni di euro nel 2024, con Inghilterra, Germania e Italia in prima fila. Il caso più eclatante è "Midnights" di Taylor Swift, che con oltre un milione di copie è diventato l'album in vinile più venduto del 21° secolo. Ma sono soprattutto gli amanti del rock indipendente i più assidui acquirenti di LP e 45 giri.
Pure l’audiocassetta si sta ritagliando una nicchia tra gli appassionati, grazie anche ad alcuni artisti di primo piano come Lady Gaga e i The Strokes che hanno scelto questo supporto. Nonostante le voci di crisi che hanno allarmato l'industria discografica negli ultimi decenni, i dati attuali evidenziano una rinascita di tutto il settore.
Nel 2022, a livello globale si è registrata una cresciuta del 9%, con i ricavi totali pari a oltre 23 miliardi di euro. Il mercato è dominato, con il 66.7% dei ricavi, proprio dallo streaming, che in molti consideravano la causa di un declino inesorabile.
Aziende storiche come Audio-Technica, Pro-Ject e Technics si adeguano all'inattesa tendenza, realizzando nuovi giradischi di alta qualità. Marchi iconici come Teac e Tascam, invece, propongono sofisticati lettori di cassette con riduzione del rumore e capacità di registrare su chiavetta USB.
Ma da cosa nasce questa ritrovata passione per l'analogico?
Sono in molti a preferire i supporti tradizionali per il calore e la profondità del suono che i formati digitali compressi come gli MP3 non possono eguagliare. C’è chi, al contrario, apprezza nostalgicamente l’audio "imperfetto" e il rumore di fondo del nastro magnetico o i graffi sui piatti rotanti.
Per le nuove generazioni, questi pezzi d’antiquariato rappresentano inoltre una novità intrigante, come l’ormai insolita esperienza di ascoltare un intero album senza interruzioni. Il digitale, infatti, non può replicare la sensazione tangibile e multisensoriale offerta da un disco che può essere colorato o fosforescente, con la sua copertina e i suoi inserti di foto e testi.
In altre parole, si tratta di oggetti di culto e da collezione che creano l’illusione di un legame concreto con gli artisti che ci hanno incantato.
Ma, è chiaro, qualunque sia lo strumento di fruizione, al centro di tutto resta la magia della musica, che continua a emozionare vecchie e nuove generazioni con la sua lingua universale e senza tempo.
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