Cos’è e come funziona il saturimetro, ossimetro o plussometro? È un dispositivo capace di fornire informazioni preziose sul grado di saturazione dell’ossigeno nel sangue arterioso, attraverso una facile applicazione sul dito di una mano. La misurazione è sicura e indolore ed effettuabile a casa, seguendo delle semplici regole. Per funzionare, il saturimetro (o pulsossimetro) utilizza delle normali pile alcaline: è importante assicurarsi che siano sempre ad un livello di carica ottimale, per una misurazione affidabile.
Come si utilizza il saturimetro?
La misurazione va effettuata dopo qualche minuto a riposo, ponendo il saturimetro sul dito indice o medio. La mano deve essere ferma e non particolarmente fredda, l’unghia deve essere sana e senza smalto. Sul piccolo monitor del saturimetro appariranno i dati relativi a saturazione arteriosa e frequenza cardiaca. La misurazione va poi ripetuta su un altro dito, per un risultato più affidabile. È bene non affidarsi alla memoria, ma annotare i dati e tenere un diario dei parametri rilevati.
I valori normali di ossigenazione (riportati come SpO2) vanno dal 97% in su - ma non sono preoccupanti valori fino a 94%, soprattutto in pazienti con note patologie polmonari.
Il saturimetro per i pazienti con COVID-19
La saturimetria è un parametro importante nel monitorare l’infezione SARS-CoV-2: un livello inferiore al 94% rappresenta un segno clinico importante e in questo caso occorre che il paziente consulti il proprio medico di medicina generale per valutare insieme l’opportunità di una verifica in ospedale.
È dunque consigliabile che i pazienti con accertata infezione da SARS-CoV-2 (con tampone positivo) abbiano a casa un saturimetro e tengano sotto controllo l’ossigenazione del sangue, al fine di rilevare per tempo eventuali compromissioni a livello polmonare – anche in assenza di sintomi – e agire tempestivamente.
È bene informare il medico curante, il quale fornirà indicazioni sui valori da prendere come riferimento e la soglia sotto la quale è raccomandato consultarlo.
PROBLEMI NELLA MISURAZIONE
Ci sono poi alcune condizioni che possono ostacolare la corretta misurazione, tra cui:
- 1 - unghie troppo lunghe: vanno tagliate, altrimenti il polpastrello non cade nel raggio d’azione del raggio laser che serve a misurare la saturazione dell’ossigeno;
- 2 - smalto: gli smalti moderni non causano valori più bassi generalmente, ma è meglio toglierli.
- 3 - “unghie gel” (quelle che vengono incollate su quella normali): potrebbero generare falsi risultati. Non è chiaro se ciò sia da attribuire la formulazione del gel o al fatto che di solito queste applicazioni sono anche particolarmente lunghe.
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