Secondo una bozza circolata nei giorni scorsi, il governo sarebbe pronto a una nuova stretta che riguarderà anche le sigarette elettroniche e i prodotti da tabacco riscaldato. A 20 anni dalla legge Sirchia, che regolamenta l’uso di tabacco in luoghi pubblici e privati, anche questi nuovi dispositivi saranno vietati nei dehors, alle fermate dei mezzi pubblici e pure nei parchi se sono presenti bambini e donne incinte. Nei locali sarà possibile fumare solo se dispongono di un'area dedicata, mentre dovrebbero essere eliminate le apposite sale negli aeroporti. La multa per chi trasgredisce i nuovi divieti sarebbe di 275 euro, ridotta del 50% se si paga entro 60 giorni.
Sigarette elettroniche: i rischi per la salute
L'uso di questi strumenti, secondo diverse ricerche, comporta rischi per la salute ma in misura inferiore rispetto alle sigarette tradizionali. Alcuni studi, però, avrebbero mostrato che gli idrocarburi aromatici sprigionati potrebbero essere potenzialmente cancerogeni. Attualmente, comunque, non ci sono prove scientifiche sufficienti per valutare i rischi, sia a breve che a lungo termine, così come non è ancora chiaro quanto sia nociva l’esposizione passiva al vapore delle e-cig. Nonostante ciò, medici e oncologi plaudono all’ipotesi di nuovi divieti, temendo un aumento di patologie cardiovascolari e neurologiche. In 23 nazioni del mondo, nessuna delle quali all'interno dell'Unione Europea, è proibito del tutto l’uso di sigarette elettroniche. Al contrario, in alcuni Stati, come Regno Unito, Nuova Zelanda e Filippine, il vaping è considerato un importante strumento delle politiche sanitarie per la lotta al tabagismo. Al momento, però, non ci sono nemmeno prove statistiche che dimostrino l'efficacia dei prodotti alternativi alle normali sigarette nel favorire il superamento della dipendenza dal tabacco.