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Aka 7even al Festival di Sanremo: "Mando un messaggio ai ragazzi: accettatevi!"

«Un po' di paura di non riuscire a salire sul palco dell’Ariston l’ho avuta, ma io sono una persona che pensa positivo e che crede che la speranza è l’ultima a morire. Quindi, si parte». Aka 7even, dopo la positività al covid durata circa una settimana ("ma ero completamente asintomatico"), è pronto a rimettersi in pista e a recuperare il tempo perduto negli ultimi giorni, in vista del festival di Sanremo che lo vede tra i 25 protagonisti in gara.

Aka 7even, all’anagrafe Luca Marzano, classe 2000 di Vico Equense, in poco più di un anno è riuscito ad imporsi sulla scena musicale italiana: dopo la partecipazione a X Factor e quella ad Amici lo scorso anno, ha macinato successi come Loca (triplo disco di platino), Yellow e Mille Parole, ha scritto un libro autobiografico (7 vite) e ha vinto il Best Italian Act agli Mtv EMA's. Ora, ciliegina sulla torta, è arrivato anche il festival. «Sono superemozionato. E’ davvero un onore e un piacere avere la possibilità di salire su quel palco - racconta all’ANSA -. Mi sento in dovere di divertirmi: è la mia prima volta e come tutte le prime volte deve essere la più bella, quella indimenticabile, anche se poi potrebbero essercene altre in futuro. Questa la voglio ricordare come una delle esperienza più belle delle mia vita, da cui trarre più frutto possibile».

Al Festival Aka 7even porta una power ballad uptempo dalle tonalità rock e dal titolo "Perfetta così", «che rappresenta una parte della mia vita. Parlo di me, ma tutti si possono riconoscere. Da ragazzino ero insicuro e non mi piacevo, oggi ho l'autostima giusta per attutire i colpi e questo vuole essere un messaggio positivo per i giovani: accettatevi per come siete, capite il vostro essere, percepite le cose belle della vita».

In questa direzione va anche la scelta della canzone per la serata delle cover: con Arisa, conosciuta ad Amici ("so di poter contrare su di lei") Aka 7even canterà «Cambiare" dell’indimenticato Alex Baroni, morto nel 2002. «Il primo brano che ho cantato da ragazzino è stato la sua 'La distanza di un amorè e conosco tutta la sua discografia. Dunque la mia prima volta a Sanremo non poteva che essere con lui, con il quale sono cresciuto. E’ un pezzo della mia vita. E poi la tematica è una combo perfetta con l’inedito. Combaciava tutto».

In gara troverà anche Sangiovanni, suo compagno nella scuola di Maria De Filippi. «Non sapevamo nulla uno dell’altro, quando abbiamo visto al tg l’elenco dei Big ci siamo mandati un messaggio con un in bocca al lupo». Di certo, l’esperienza del talent e la familiarità con le telecamere li aiuterà anche a Sanremo. «Sono mondi diversi, con spettatori diversi. Rispetto ad Amici mi sento più maturo e meno timido, anche solo per una questione di esperienza. All’Ariston cercherò di portare tutto ciò che ho chiuso nel mio bagagliaio». Il dopo festival è tutto da costruire: «sto lavorando a nuovi brani, continuo a scrivere. Vediamo cosa succederà e poi si deciderà quando uscire con un disco. E non vedo l’ora di concerti live».

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