Giovedì 26 Dicembre 2024

Chi ha vinto la serata delle cover al Festival di Sanremo 2023

Marco Mengoni si aggiudica la serata delle cover del Festival di Sanremo 2023. Sul podio anche Ultimo e Lazza. Poi Giorgia e Mr. Rain.  Marco Mengoni ha vinto con Let it be dei Beatles, cantata con il Kingdom Choir. Ultimo, al secondo posto, si è esibito con Eros Ramazzotti con un medley di quest’ultimo. Chiude il podio Lazza, che ha voluto accanto a sé Emma e il primo violino della scala Laura Marzadori in La Fine di Nesli. Giorgia ed Elisa (con Luce e Di sole e d’azzurro) sono quarte, Mr. Rain con Fasma e Qualcosa di Grande di Cesare Cremonini sono quinti. «Questo premio lo devo dividere con tutti, con l’orchestra e con il coro», ha commentato a caldo Mengoni prima di riprorre il brano chiudendo la quarta serata del festival di Sanremo.

Duetti Sanremo volano con Elisa-Giorgia e Mengoni gospel

Il brivido dell’esibizione in coppia di Giorgia ed Elisa, l’emozione di Marco Mengoni che rilegge i Beatles in chiave gospel con il Kingdom Choir. Ma anche l’incertezza di Eros Ramazzotti che dimentica il testo di Un’emozione per sempre, mentre canta con Ultimo. E poi Fedez, che in duetto con gli Articolo 31 invita la premier Giorgia Meloni a legalizzare le droghe leggere. All’Ariston è tempo di cover e duetti, da sempre uno degli appuntamenti cult del festival. La serata è ancora una volta da maratoneti e giustamente Gianni Morandi, che in questo festival ha scelto la cifra dell’autoironia, si presenta in tuta, scarpe da ginnastica e pettorale con il numero 73, come le edizioni del festival di Sanremo. Co-conduttrice Chiara Francini, attesa anche lei alla prova del monologo. Ai giovanissimi Ariete e Sangiovanni l’onere di aprire la gara, osando con Battiato e Cerco un centro di gravità permanente, Michele Zarrillo prende per mano Will nella sua Cinque giorni, Elodie e BigMama spaccano con American Woman e chiudono la performance con Un bacio sulle labbra. Si cambia registro e sul palco entra Peppino Di Capri, recordman del festival con 15 partecipazioni. Al pianoforte suona l’eterna Champagne, poi riceve il sospirato Premio Città di Sanremo alla carriera. «Da tempo aspettavo questo momento. Meglio tardi che mai», si emoziona, mentre l’Ariston gli regala la standing ovation. Ovazione anche per il maestro Beppe Vessicchio: a sorpresa, dirige 'a quattro manì con Enrico Melozzi Destinazione paradiso, eseguita da Gianluca Grignani con Arisa. Coppia anche nella vita, Shari e Salmo cantano Zucchero, Hai scelto un diavolo in me. Tananai vorrebbe 'cantare come Biagiò insieme a Don Joe e sul palco arriva anche Antonacci. Convincono Lazza e Emma accompagnati dal primo violino dell’orchestra della Scala, Laura Marzadori, con La fine di Nesli. Nati nelle periferie, Ultimo ed Eros Ramazzotti emozionano in un medley dello stesso Ramazzotti. Leo Gassmann fa ballare l’Ariston sulle note di Edoardo Bennato. Come promesso, Amadeus rende omaggio al Giorno del ricordo: legge un passo del libro di Gigliola Alvisi "La bambina con la valigia", dedicato alla storia di Egea Haffner, «una delle testimonianze più autentiche della tragedia vissuta da migliaia di italiani di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia nel Dopoguerra». Sullo sfondo, la foto in bianco e nero della piccola Egea, con la scritta 'Esule giuliana 30001', diventata il simbolo della tragedia giuliano-dalmata. «La libertà - chiosa il direttore artistico - non si conquista dimenticando o rimuovendo, ma ricordando. Sempre». Sognano la libertà e una seconda occasione anche i ragazzi di Mare fuori: il cast della serie cult ambientata in un immaginario istituto di pena minorile è sul palco per cantare la sigla O' mar for. Entrano in scena gli Articolo 31 per un medley delle loro hit con Fedez: «Giorgia, legalizzala!», cantano i rapper durante "Ohi maria". La serata decolla con Elisa e Giorgia, per la prima volta insieme a Sanremo per interpretare, in una sfida di estensione vocale, un medley di Luce e Di sole e d’azzurro, a 22 anni di distanza dal festival 2001 quando, poco più che ventenni, arrivarono prima e seconda. Tutti in piedi anche per Marco Mengoni, che conferma le sue doti di interprete con Let it be dei Beatles eseguita in versione gospel insieme con il Kingdom Choir. Carla Bruni, accompagnata dietro le quinte dall’ex presidente Nicolas Sarzoky, è all’Ariston per cantare Azzurro di Celentano con Colapesce Dimartino. Madame rende omaggio a Fabrizio De André cantando Via del Campo con Izi, e conclude aggiungendo la strofa: «Signori della giuria delle corti della giustizia guardate in basso a noi i serpenti di Eva. Grandi professori dai grassi polsi diamantati guardatemi negli occhi e beneditemi. Signori della platea ai piedi della mia croce scagliate la prima pietra se non siete peccatori. Per chi ha la faccia pulita ma il cuore nell’errore, fuori dalla mia vita voglio amore voglio amore». Coma_Cose e Baustelle rileggono a modo loro Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri, Rosa Chemical duetta con Rose Villain in America e conclude: «Viva l’amore, viva il sesso, libertà». I Modà e le Vibrazioni scaldano l’Ariston con Vieni da me.

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