''Sono un uomo" è il primo singolo di Vladimir Luxuria disponibile su Spotify, Apple Music e tutte le piattaforme streaming per indiehop, che anticipa l'album Vladyland in uscita venerdì primo marzo.
''All'inizio, quando mi è stato proposto di collaborare al progetto di Vladyland ero titubante - racconta Luxuria -, un po' della serie 'ho fatto di tutto nella vita e ora devo pure cantare'. Ma quando ho ascoltato le canzoni di Gionata ho pensato che mi stessero addosso benissimo, come se fossero tagliati su misura. Sicuramente qualcun penserà: 'Questa ha fatto la parlamentare, la televisione, le battaglie per i diritti civili e ora vuole fare pure la cantante? Ebbene sì, voglio fare anche la cantante!''.
E lo fa a partire da un singolo che affronta la questione del genere in modo molto ironico.
''Sono un uomo è una canzone molto interessante - aggiunge -, è una critica ironica a un certo modo, ancora molto presente, di sentirsi non uomo, ma macho, con tutte le donne ai propri piedi. Poi, cantata da me, diventa ancora più ironica, ovviamente. Non sono infatti una cantante canonica ma d'altronde, nella vita, non sono stata mai canonica in nulla. Dopo avere riascoltato le canzoni sono stata molto contenta di questo disco: mi sono emozionata e sono tornata a casa felice di avere fatto questo lavoro. Se riesco a trasmettere questa emozione anche a chi ascolta credo che siamo riusciti nell'intento più bello: quello di emozionarci a vicenda''.
"Sono un uomo" è un brano pop contaminato da atmosfere e sonorità che rimandano agli anni '70. La canzone affronta con spirito critico e sottile ironia l'immaginario stereotipato del maschio medio, ritratto nei suoi clichè più noti, nella noncuranza di ciò che lo circonda e costretto in un machismo forzato e ossessionante.
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