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Tv: torna su Rai2 la serie "Rocco Schiavone", la storia del vicequestore malinconico

Con la novità della regia di Simone Spada, che raccoglie il testimone dai colleghi Michele Soavi e Giulio Manfredonia, e la new entry attoriale di Valeria Solarino, da mercoledì 2 ottobre va in scena su Raidue la terza stagione di 'Rocco Schiavone' il vicequestore sradicato dalla sua Roma e "deportato" nel gelo di Aosta creato dalla penna di Antonio Manzini e ormai identificato alla perfezione con il volto, la malinconia, le parolacce, le sigarette e l'irriverenza di Marco Giallini.

Coprodotta da Rai Fiction con Cross production e Beta Film, la terza serie propone quattro puntate tratte dai relativi gialli dello scrittore 'La vita va avanti', 'L'accattone', 'Apres le boule passe' e 'Fate il vostro gioco' (Sellerio editore) che spingono la narrazione su temi sociali contemporanei, a partire dalla ludopatia.

Presentandolo in conferenza stampa, insieme a Manzini e all'intero cast, il direttore di Raidue Carlo Freccero e la direttrice di Rai Fiction Tinny Andreatta hanno chiarito che la serie, per la quale si era parlato di una promozione su Raiuno, resta fieramente dove ha mosso i suoi primi passi: "era solo un'ipotesi, anche perchè richiede la visione degli episodi precedenti" ha chiarito Andreatta.

Nella prima puntata Rocco/Giallini si ritroverà di nuovo ad Aosta, ormai da solo, abbandonato oltre che dalla donna di cui si era innamorato, Caterina, dagli amici di infanzia romani Furio e Brizio e Sebastiano (quest'ultimo agli arresti domiciliari e convinto di essere stato condannato per colpa di Rocco) alle prese con il suo mal di vivere e con la misteriosa morte di un sacerdote. Con lui la sgangherata squadra dei suoi poliziotti, dove per comicità domina l'abruzzese D'Intino impersonato da Christian Ginepro, e dall'aldilà, per saggi consigli, Marina, la moglie ghost interpretata da Isabella Ragonese. "La solitudine è il leit motiv di Schiavone e anche dell'uomo moderno contemporaneo. Rocco si ritroverà sempre più solo e senza speranze, ma ha sempre un cuore che pulsa" ha spiegato Manzini, felice del lavoro degli autori tv e delle musiche che, ha sottolineato, colgono l'interiorità dei personaggi: "Sono felice di questa serie, di Spada e di Giallini. E' un regalo meraviglioso vedere i propri libri prendere questa strada". (AGI)

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