Martedì 26 Novembre 2024

Appuntamento con la Superluna delle fragole

Questa sera occhi puntati al cielo per l’ultima Superluna del 2021, la minore e la più meridionale delle tre previste per quest’anno: le tribù dei Nativi americani la chiamavano "Luna delle fragole" perché cade nel breve periodo di raccolta di questi frutti, mentre in Europa era meglio nota come "Luna delle rose". Lo spettacolo (che prende vita quando la Luna piena si trova in prossimità del punto più vicino alla Terra, il perigeo) inizierà al tramonto del Sole e potrà essere seguito anche in diretta streaming dal cielo di Roma grazie al Virtual Telescope, a partire dalle ore 21. "La prossima Superluna apparirà circa il 7% più grande e un po' più luminosa della media, ma solo un osservatore esperto potrebbe rendersene conto», afferma l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project. «Infatti si tratta di variazioni non proprio eclatanti, che tuttavia aggiungono fascino all’evento, preziosa occasione per ammirare il nostro satellite naturale nel contesto del cielo notturno, un paesaggio sempre più trascurato e dimenticato». Il consiglio per chi volesse apprezzare al meglio lo spettacolo è quello di osservare la luna al tramonto o all’alba. «Durante il crepuscolo - precisa Masi - la luce solare residua consente di ammirare il paesaggio terrestre mentre la Luna piena si alza o cala sull'orizzonte, mentre di notte la sua luce è molto intensa, quasi abbagliante rispetto a quella molto discreta del panorama. Al suo sorgere o tramonto, inoltre, la Luna si proietta dietro palazzi ed elementi del paesaggio, generando la sensazione che il suo disco sia più grande, ma è solo un’illusione ottica, dovuta appunto alla presenza nel campo visivo di termini di paragone tratti dall’ambiente». Quella di oggi sarà per l’emisfero boreale la Luna piena più bassa dell’anno, per via della sua posizione celeste decisamente meridionale, tipica della Luna piena prossima al solstizio d’estate. «A Roma raggiungerà un’altezza massima di soli 22 gradi: un valore così modesto contribuirà a rendere più caldo il colore del nostro satellite per effetto della nostra atmosfera», osserva Masi.

leggi l'articolo completo