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Il video della fan che tocca Blanco nelle parti intime. Polemiche sui social: "È una molestia"

E' toccato a Blanco chiudere la scaletta dopo la mezzanotte dell'atttesissimo concerto organizzato da Radio Italia in piazza Duomo a Milano, sabato scorso. Il cantante 19enne si è scatenato con i fan e una ragazza, ripresa in un video, ha approfittato della vicinanza per toccargli le parti intime.

«La molestia è molestia sempre. Anche se a farlo è una donna. Capitolo chiuso». Il commento di Madame A, su Twitter, sintetizza al meglio il sentimento che prevale sui social in merito al "caso Blanco", il cantante palpeggiato sabato sera da una fan durante il "Radio Italia Live" in piazza Duomo a Milano.

Il video, girato da un’altra fan, non lascia adito a dubbi, né spazio all’immaginazione: mentre canta, Blanco viene ripetutamente palpeggiato dalla mano di una donna. «Grazie alla ragazza che ha messo la mano sul cabbo di Blanco rovinandomi il video dove lui prende per mano il mio ragazzo» aveva scritto una utente su TikTok postando il video finito nel mirino. Immagini che hanno fatto il giro del mondo (social) scatenando subito un’accesa polemica: è una molestia oppure no quella ricevuta da un uomo? «Ho appena visto il video della tipa che mette la mano sulle parti intime di Blanco durante il suo concerto - scrive su Twitter Malcontenta1 - e sono davvero allibita. Ma che degrado abbiamo raggiunto per avere intorno a noi gente che pensa sia una cosa normale o addirittura simpatica? Non ho parole».

«Che sia subita da un uomo o da una donna, una violenza è una violenza» ribadisce il concetto su Instagram il profilo "alfem" (alfemminile) che ha oltre 170mila follower. Eppure, anche se in netta minoranza, c'è chi dissente e minimizza. «Oramai vedete violenza dappertutto» è il commento laconico del "Barone Siculo" su Twitter. E come interpretare il silenzio del diretto interessato per quanto è accaduto alla festa in piazza Duomo di Radio Italia? L'ultimo video postato da Blanco su IG riguarda proprio il concerto di Milano. E il commento del cantante è telegrafico: "Un mare d’amore. Ci vediamo stasera a Bologna».

Ma anche sul silenzio dell’artista, che ha vinto l’ultimo Sanremo insieme a Mahmood, il popolo del web si divide. «Poco importa - scrive Massimiliano su Twitter - se Blanco abbia parlato o meno sulla vicenda, non sappiamo come ha recepito la cosa, se ci sta male o meno. Resta il fatto che certe cose non si dovrebbero fare a prescindere, verso chiunque. Solo le regole base del rispetto verso gli altri».

Il concerto per i 40 anni di Radio Italia

Era probabilmente lo show più atteso dell’anno a Milano, un ritorno dopo due anni di pandemia: il concerto per i 40 anni di Radio Italia davanti al Duomo, con 15 cantanti a esibirsi dai Pinguini Tattici Nucleari a Coez, da Francesco Gabbani a Ultimo, da Marco Mengoni a Elodie, Alessandra Amoroso e Blanco, appunto, a chiudere la scaletta dopo la mezzanotte. A guastare la festa sono state le resse, anche perchè 15 mila persone non sono riuscite a entrare sulla piazza e si sono accalcate nelle vie laterali, e i malori per il gran caldo e la mancanza di bottigliette d’acqua: alla fine il bilancio è stato di 210 persone soccorse, sei delle quali sono finite in ospedale.

 

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In tanti si sono radunati davanti al palco fin dalle 9 del mattino di sabato, armati di acqua e cappellino i più previdenti, per conquistarsi un posto. La capienza della piazza era di meno di 20mila spettatori e alle 18 i posti erano esauriti. La questura di Milano, verso le 21, ha diramato attraverso i media un invito a non recarsi in piazza perché sarebbe stato impossibile accedere. L’intento era di evitare pressioni ai varchi, considerato anche che i sanitari del 118 sono già intervenuti per un centinaio di ragazzi con malori per la calca e il caldo. Ma i giovani continuano ad affluire nella piazza e a tentare di forzare le transenne, hanno messo alla prova il cordone di forze dell’ordine.

Gli artisti, presentati da Luca e Paolo, hanno eseguito ciascuno tre canzoni accompagnati dagli arrangiamenti inediti dell’orchestra di 60 elementi diretta dal maestro Bruno Santori. Massimo Morandi è entrato in scena gridando «non ho mai avuto un pubblico così numeroso» e ha finito la sua esibizione con "O mia bela madunina", in omaggio a Milano e al Duomo.

Il pubblico ha cantato, ballato e acclamato i suoi beniamini, specie Blanco, nuovo idolo delle teenager che hanno cantato con lui "Notti In Bianco". «Vedere tutta questa gente che si abbraccia è bellissimo dopo questo ca di Covid», ha detto l’artista a Radio Italia Live. Alla fine della serata sono state 210 le persone soccorse dal personale sanitario del 118, sei delle quali sono state trasportate in ospedale. In problemi maggiori si sono registrati tra le 15mila persone rimaste nelle adiacenze del Duomo senza riuscire a raggiungere la piazza, invitate più volte ad allontanarsi. Sui social tante proteste: «Organizzata malissimo - posta Anna - troppa gente, nessun maxi schermo ...». «Fuori dalle transenne noi, sicuri, lo eravamo ancora meno ... comunque sono contenta per chi ha potuto godersi la serata», mette nero su bianco un’altra. «Spero in un’organizzazione migliore... Assurdo non esserci nessuno a vendere acqua per tutto il giorno», si sfoga Laura P. E poi spiega meglio quale potrebbe essere stato il problema che ha causato i malori: «Una volta entrati dalle transenne, non c'era la possibilità di avere acqua da bere, tenendo conto che avevano scritto che si potevano portare bottiglie senza tappo quasi tutti avevano massimo un litro a testa che ovviamente dopo poco era calda e imbevibile. Non c'era nemmeno la possibilità di uscire a comprarla perchè non si poteva più rientrare».

«Organizzazione pessima arrivati lì nessuno aveva detto che ci sarebbero state le transenne, altro che aperto a tutti, ogni lato e traversa della Piazza Duomo chiuso», commenta Veronica. «Ci hanno detto che la piazza era piena e non sarebbe entrato più nessuno - racconta Elisa - dalla galleria e vie limitrofe al Duomo, strapiene di gente, non si sentiva nulla, l’audio era veramente pessimo».

«Le persone hanno già dimenticato il Covid - sottolinea invece Angela lamentando la mancanza di precauzioni - non concepisco tutti questi assembramenti. Avere un minimo di riguardo, no, vero? A scuola è obbligatorio indossare la mascherina, anche in giardino con 30 «

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