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Dante, il figlio di Elio (e le storie tese) sul palco: "Sono autistico e ne vado fiero"

Dante, figlio di Stefano Belisari, cioè il cantante degli Elio e le Storie Tese, ha le idee molto chiare soprattutto sulla sua malattia: «Sono autistico e ne vado fiero», ha detto ieri durante il concerto della band che è tornata a suonare insieme per celebrare «la fine della sfiga»

A 12 anni e mezzo è salito sul palco, senz'altro emozionato ma senza nessuna paura di prendere il microfono in mano e parlare davanti a 7.500 persone. Perchè Dante, figlio di Stefano Belisari, cioè il cantante degli Elio e le Storie Tese, ha le idee molto chiare soprattutto sulla sua malattia: «Sono autistico e ne vado fiero», ha detto ieri durante il concerto della band che è tornata a suonare insieme per celebrare «la fine della sfiga», cioè il ritorno dopo la pandemia degli eventi live. Non c'è stata solo musica infatti al "Concertozzo", questo il nome della serata che ha registrato il tutto esaurito all’Arena Fiera di Bergamo con il ricavato devoluto all’organizzazione umanitaria Cesvi per i profughi in arrivo dall’Ucraina.

Tra i grandi classici degli Elii, da "John Holmes" a "Cara ti amo", c'è stato spazio per parlare di autismo con Nico Acampora, fondatore del progetto Pizzaut con ristoranti gestiti da lavoratori autistici, che ha prima incontrato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori dietro le quinte e poi dal palco ha raccontato come «questi ragazzi attraverso il lavoro hanno scoperto altre caratteristiche della loro vita», con due camerieri di Pizzaut che, per esempio, sono diventati musicisti .

E poi Acampora ha presentato «il mio aiutante Dante» al quale ha passato il microfono: «Ciao Bergamo, fatevi sentire», ha urlato il ragazzo, a suo totale agio davanti al pubblico del Concertozzo, di fianco a un divertito Elio. «Il mio nome è Dante, il cognome è Belisari ma, vabbè, a nessuno interessa, e sì, sono autistico e ne vado fiero», ha detto. «Vi chiedo una cosa in particolare. Per prima cosa godetevi lo spettacolo, vi lascio in pace, ma come seconda cosa per favore, rispettate tutte le persone autistiche», ha aggiunto per poi concludere con "un’ultima cosa: la terra dei cachi è la terra dei cachi, ciao Bergamo», tra gli applausi generali. «Si vede che è figlio d’arte», ha commentato Acampora, ma Dante è anche fratello gemello di Ulisse e proprio la sua presenza ha portato a un confronto cognitivo che ha consentito una diagnosi precoce dell’autismo. Malattia per la quale Elio da anni si spende per sensibilizzare «l'Italia che è ancora all’anno zero, anzi sottozero» per quanto riguarda l’assistenza a persone che in moltissimi casi non sono autosufficienti. E quindi anche una serata nata con il Trio Medusa e Radio Deejay per celebrare il ritorno della musica live è diventata un’ottima occasione per parlarne. Grazie soprattutto a Dante e alle sue idee chiare.

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