Le «storiche scuse» del Papa ai nativi del Canada sono la notizia che ha maggior evidenza sulla prima pagina del Washington Post, con una fotografia di Francesco che indossa il copricapo indiano di penne, come tutti i rappresentanti delle comunità indigene che lo attorniano. Il pontefice ha compiuto, scrive il giornale, «un tanto agognato atto di riconciliazione in Canada, denunciando il sistema scolastico residenziale "catastrofico" del Paese per i bambini indigeni e chiedendo perdono per il 'male commesso da tanti cristianì». Il Papa, sottolinea il Post, è stato applaudito per due volte quando ha pronunciato la parola «sorry» davanti a un gruppo di sopravvissuti delle scuole residenziali, e questa visita, definita dallo stesso Bergoglio penitenziale, in Canada «rappresenta una significativa rottura con la norma dei viaggi pontifici all’estero, in cui la celebrazione e l’evangelizzazione tendono ad essere gli obiettivi centrali». Papa Francesco ha ricevuto dal capo indigeno Wilton Littlechild il tradizionale copricapo con le piume, che ha subito indossato. Il Santo Padre si trova a Maskwacis, in Canada, in occasione dell'incontro con le popolazioni indigene First Nations, Métis e Inuit, nel corso del suo viaggio apostolico per ricucire il dialogo con le realtà autoctone.