Lunedì 25 Novembre 2024

Influencer muore dopo una sfida di bevute alcoliche in diretta streaming

Un influencer, noto come "Sanqiange" o "Fratello Tremila", è morto poco dopo aver partecipato a una competizione di bevute alcoliche in diretta streaming sulla versione cinese di TikTok, secondo i media statali del paese. L'influencer è stato trovato morto poche ore dopo aver trasmesso la sfida con un altro collega influencer, durante la quale entrambi dovevano bere Baijiu, uno liquore cinese con un alto contenuto alcolico. Questo tragico episodio ha sollevato nuovamente il dibattito sulla regolamentazione del settore dei social media in Cina. Un amico di Sanqiange ha riferito che l'influencer aveva partecipato a una sfida online chiamata "PK" nelle prime ore del 16 maggio e aveva trasmesso in diretta i risultati sulla sua piattaforma Douyin. Durante la trasmissione, Sanqiange ha bevuto diverse bottiglie di Baijiu, ma le circostanze esatte della sua morte rimangono ancora da chiarire. Wang, il vero nome di Sanqiange, era conosciuto per la sua partecipazione a concorsi simili che coinvolgevano l'alcol e pubblicava regolarmente video su queste sfide sull'app. Il video dell'ultima sfida di Sanqiange è diventato virale sui social media cinesi, anche se non è più disponibile. Questa tragedia potrebbe portare a un ulteriore dibattito sulla regolamentazione dell'industria del live streaming, che ha visto una crescita esplosiva negli ultimi anni in Cina. Le autorità hanno già adottato alcune misure per controllare il settore, come il divieto per i giovani di età inferiore ai 16 anni di dare mance agli streamer e il limite di accesso dopo le 22. Tuttavia, l'incidente di Wang potrebbe spingere a ulteriori regolamentazioni per prevenire comportamenti pericolosi e sfide rischiose nei live streaming. Dal sito del Ministero della Salute: Secondo il Global status report on alcohol and health 2018 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, pubblicato il 21 settembre 2018, l’uso di alcol nel 2016 ha causato nel mondo circa 3 milioni di morti, ossia il 5,3% di tutti decessi e il 5,1% degli anni di vita persi a causa di malattia, disabilità o morte prematura attribuibili all’alcol. Più di tre quarti dei decessi si è verificato tra gli uomini.

L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con la capacità di indurre dipendenza

Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol non è un nutriente e il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni. Causa invece danni diretti alle cellule di molti organi, soprattutto fegato e sistema nervoso centrale, e in particolare alle cellule del cervello. L’alcol è la principale causa di molte malattie. Tra le prime:

Patologie alcol-correlate

Per quanto riguarda le patologie organiche la nosologia di patologia alcol-correlata si è notevolmente ampliata negli ultimi anni, per cui, oltre alle patologie relative all’apparato gastroenterico (esofagite, gastrite, steatosi, epatite acuta e cronica, cirrosi epatica, pancreatiti e tumori) e del sistema nervoso centrale e periferico (atrofia cerebrale, polinevriti), altri sistemi risultano coinvolti, quali il cardiovascolare (infarto miocardico, tromboflebiti, vasculiti), l’endocrino-riproduttivo (infertilità, impotenza, diminuzione del desiderio sessuale, alterazioni ormonali), talora in modo irreversibile. L’alcol è anche causa concomitante di alcuni tumori maligni, parzialmente alcol-attribuibili, come il tumore dell'oro-faringe, dell'esofago, del colon-retto, della laringe, del fegato e della mammella (la IARC - International Agency for Research on Cancer lo classifica nel gruppo 1, sicuramente cancerogeno per l’uomo). Da non dimenticare il consumo di alcol in gravidanza, una delle cause maggiori di ritardo mentale dei bambini nei Paesi occidentali. Attraversando la placenta, l’etanolo può compromettere la crescita e il peso del feto, provocando danni permanenti al sistema nervoso centrale, con sottosviluppo e malformazione delle cellule e della struttura del cervello e conseguenze a livello funzionale e cognitivo (scarsa memoria, deficit di attenzione e comportamenti impulsivi).

Danni alcol-correlati

L’alcol è inoltre responsabile di molti danni indiretti (i cosiddetti danni alcol-correlati), dovuti a comportamenti associati a stati di intossicazione acuta, come nel caso dei comportamenti sessuali a rischio, degli infortuni sul lavoro, degli episodi di violenza, della guida in stato di ebbrezza (gli incidenti stradali provocati dalla guida in stato d’ebbrezza hanno un peso preponderante nella mortalità giovanile). Per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro, oltre il 25% di essi sono quelli “in itinere” sul percorso tra casa e lavoro e viceversa. Basta raggiungere un’alcolemia di 0.5 g/l per raddoppiare il rischio di subire un infortunio. Sul lavoro il consumo di alcol raccomandato è zero e per alcune categorie ad alto rischio per l’incolumità a terzi la legge prevede esplicitamente il divieto di consumo nei luoghi di lavoro.

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