Cinquant'anni fa, il 19 novembre del 1969, Pelè segnò il gol numero mille di una irripetibile carriera. Fu portato in trionfo dallo stadio in festa dopo il rigore calciato con addosso la maglia dell’amato Santos. In quel momento i fortunati spettatori avevano assistito all’ennesima impresa del re del calcio mondiale.
Eppure, appena Pelè inaugurò il club dei millenari, iniziarono immediatamente a girare voci di un attaccante nato a San Paolo che 1000 gol li aveva fatti prima di O Rei ed era morto a poche settimane dall’impresa della punta nativa di Tres Coracoes. Quel giocatore si chiamava Arthur Friedenreich e si era ritirato dal calcio giocato pochi anni prima che nascesse Pelè.
In quel momento giocava nel Paulistano dove, secondo i dati ufficiali, mise a segno 220 gol in 177 partite. Con quella squadra andò in tournèe in Europa e nel 1925, in Francia, fece innamorare di sè il pubblico d’Oltralpe a tal punto che lo chiamarono il «Roi du Football». Re prima di Pelè e di Platini. Oggi le sue capacità di realizzatore si perdono nel mito. Si dice avesse chiesto al compagno di squadra Mario de Andrade di contare tutti i suoi gol.
E secondo de Andrade le marcature della punta d’origine tedesca sarebbero 1329, Pelè si è fermato a 1281. In molti hanno ridimensionato le statistiche di Friedenreich. Secondo gli storici le reti dell’attaccante di San Paolo sarebbero «soltanto» 1239 e quanto detto da de Andrade frutto di un errore di trascrizione.
Secondo i documenti ufficiali disponibili, che riguardano soltanto 572 partite giocate dall’attaccante del Paulistano, i gol sarebbero 547 e quindi una media di 0,95 reti a partita. Più alta di quella di O Rei (761 reti in 821, media dello 0,92). A 43 anni decise di appendere le scarpe al chiodo e il calcio brasiliano, con la modernizzazione del movimento, finì per dimenticarlo. Quando morì, il 6 settembre del 1969, aveva 77 anni e la stampa brasiliana stava seguendo incantata le gesta del Re del calcio mondiale.
Si ricordò di Friedenreich proprio quando si trattò di comparare le imprese di Pelè a quelle della punta degli anni venti per cercare di stabilire chi avesse segnato più gol nella storia del calcio. Diversi anni dopo, nel 2008, Rede Globo istituì il premio che porta il suo nome per assegnarlo al giocatore che, durante la stagione calcistica brasiliana, ha segnato più gol.
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