Il Mondiale per club avrà la finale attesa: Flamengo contro Liverpool. Ma serve il trio delle meraviglie (Salah-Firmino-Manè) a Jurgen Klopp per evitare la beffa dei supplementari e magari dei rigori e portare i Reds a giocarsi la coppa nell’ultimo atto sabato prossimo a Doha.
I messicani del Monterrey alzano bandiera bianca solo al 91' grazie al gol partita dell’asso brasiliano in campo da appena 5', dopo essere stato in panchina insieme a Sadio Manè per gran parte del match. Al 'Khalifa Stadium' finisce 2-1 per i campioni d’Europa che però hanno dovuto sudare più del dovuto per avere la meglio del Monterrey che ha giocato una partita accorta ed ha avuto anche più di un’occasione per vincere la partita.
Un match che si era messo subito bene per i Reds andati in vantaggio al 12' con Keità, dopo un’invenzione di Salah: il gol sembrerebbe già indirizzare il match ma passano appena due minuti e Funes, sugli sviluppi di una punizione e approfittando di una respinta non eccelsa di Alisson, riporta il punteggio in parità.
Klopp, reduce dal tour de force tra Premier e Champions, preferisce dare un turno di riposo a qualche big (oltre a Manè e Firmino e agli infortunati Van Djik, Fabinho, Matip e Lovren, c'è Alexander-Arnold in panca) dando fiducia a chi ha giocato meno ma ha meno tossine nelle gambe. Dall’altra parte, il tecnico Mohamed si affida a un abbottonato 4-5-1, con Gallardo, Pizarro e Pabon alle spalle dell’unica punta Funes e il modulo tiene a bada i Reds per tutta la gara nonostante il possesso sia tutto di marca britannica e gli undici tiri nello specchio della porta di Alisson ne sono la conferma.
Sabato andrà così in scena la finale più attesa, con Liverpool e Flamengo che tornano a giocarsi la Coppa Intercontinentale a distanza di quasi 30 anni. Il Mondiale per club è il solo trofeo che manca nella bacheca dei Reds, capaci di vincere cinque Coppe dei Campioni/Champions League senza però mai riuscire a mettere mano sul trofeo dei continenti. E l'ultimo atto contro la squadra di Rio rappresenta per il Liverpool anche una rivincita dell’Intercontinentale del 1981, all’epoca persa malamente (3-0) contro Zico e compagni.
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