Retegui, da San Fernando alla Nazionale con in mezzo... Canicattì. Ecco chi è il nuovo 9 azzurro
L'Italia non è abituata, ma forse neanche pronta a tutto ciò. A cosa? Ad ascoltare l'intervista post-partita di Italia-Inghilterra di Mateo Retegui, in lingua iberica. O el “tábano” (il tafano, l'insetto). O “el chapita”. E dire che di altri oriundi ne sono stati sfornati tanti, soprattutto negli ultimi anni. E a rompere il ghiaccio fu un nome che evoca dolci ricordi, Mauro Camoranesi, ispiratore del ‘barbiere di Siviglia’ (padron, Berlino) Massimo Oddo nella notte più bella a tinte azzurre degli ultimi 41 anni. Ma dal Maurito bianconero, che in Italia era stato svezzato (Verona prima, Juventus poi) al Mateo argentino (probabilmente ha messo piede in Italia per la prima volta in occasione del raduno azzurro che ha condotto alle gara di qualificazione agli Europei) ne passa. Molti storcono il naso, altri abbozzano e gongolano senza troppa puzza sotto il naso perché, in fondo, el “tábano” ha segnato già all'esordio.
Perché Retegui in azzurro?
Ma allora cosa ci fa l'argentino Retegui con la maglia azzurra? Ché poi azzurro si fa per dire, dopo aver “ammirato” la divisa con cui è scesa in campo la Nazionale contro l'Inghilterra. Il nuovo numero 9 dell'Italia è originario di Canicattì. I più contenti di tutti sono proprio i racinari, che al nuovo idolo (e quasi conterraneo) hanno dedicato uno striscione: “Dalle radici nasce il buon vino. Retegui orgoglio canicattinese”.
La carriera di Retegui e le sirene (ner)azzurre
Mateo Retegui è un calciatore argentino nato il 29 aprile 1999 a San Fernando, una città di circa 70.000 abitanti a poco più di 30 chilometri a nord di Buenos Aires. È un attaccante centrale rapido e possente, alto 186 centimetri e pesa 81 chili. Inizia la sua carriera calcistica nel 2016 nelle giovanili del River Plate, ma poi passa alla squadra rivale del Boca Juniors. Nel gennaio del 2019, ottiene il meritato salto alla prima squadra del Boca Juniors, ma viene prestato all'Estudiantes di La Plata poco dopo. Successivamente gioca per il Talleres di Córdoba, ma dal febbraio 2022 è in prestito al Club Atlético Tigre fino alla fine del 2023, con un accordo di 1,3 milioni di euro. Qui ha attirato l'attenzione di coloro che non lo avevano valutato in precedenza. Attualmente, il suo valore di mercato ha raggiunto l'importo massimo di 8 milioni di euro, con un aggiornamento a fine ottobre 2022, un aumento considerevole rispetto alla precedente cifra di 1,5 milioni. Di conseguenza, molti club europei lo stanno osservando attentamente.